Nella Basilica dedicata a San Marco è stato proiettato il film “Zatti, fratello nostro”, prodotto dal Bollettino Salesiano e dalle Ispettorie dell’Argentina, sceneggiato e diretto da don Ricardo Campoli, del Dicastero della Comunicazione Sociale, che ha presentato questa produzione cinematografica, che narra la vicenda umana e spirituale di Zatti in un momento drammatico della sua vita, quando gli venne comunicato che l’ospedale San Josè di Viedma, a cui aveva dedicato tutte le sue energie, sarebbe stato demolito. È in questo momento che la sua fede e la sua fortezza saranno messe alla prova.

La città di Boretto ha avuto il privilegio di vedere in prima visione il film doppiato in lingua italiana. La commozione dei presenti è stata immediata e intensa, così come il ringraziamento del parroco, don Giancarlo Minotta, che ha guidato il dialogo con don Campoli, evidenziando aspetti e provocazioni che rendono attuale la testimonianza di Artemide Zatti.

La giornata è stata anche caratterizzata dall’incontro con il gruppo animatori dell’oratorio di Brescello, di cui don Minotta è anche parroco, dove don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, e don Campoli hanno presentato in forma famigliare la storia di Artemide Zatti e la sua vita dedicata al servizio dei poveri e degli infermi.

In un successivo incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco di Boretto, Matteo Benassi, è stato fatto il punto circa le iniziative in cantiere per animare l’evento della canonizzazione di Artemide Zatti.

Di particolare interesse risultano la realizzazione di una mostra fotografica, ideata da don Erino Leoni, Vicario dell’Ispettoria dell’Italia Lombardo-Emiliana (ILE), che ripercorre la storia di Artemide Zatti intorno a tre verbi chiave che segnarono tutta la sua vita: “Credetti, promisi, guarii”; e, con questa, anche l’allestimento di un percorso sul territorio attraverso i luoghi significativi dove il futuro santo salesiano visse la sua fanciullezza e adolescenza, quali la casa natale, la chiesa, la stazione, il fiume Po, che offre alcuni messaggi riguardanti la famiglia, il lavoro, l’emigrazione, la solidarietà, la fede.

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