Il principale obiettivo della formazione è stato quello di fornire ai funzionari le competenze e le conoscenze necessarie per condurre una formazione simile sugli stessi temi nei rispettivi centri e Ispettorie o Visitatorie. Infatti, per garantire la continuità del programma, si prevede che ora siano essi a formare i responsabili locali dei servizi per l’impiego (L-JSO).
Durante il laboratorio sono state utilizzate diverse metodologie di formazione, tra cui presentazioni in PowerPoint, giochi di ruolo, strumenti digitali online, discussioni di gruppo, brainstorming, video e interviste di valutazione.
Nel riassumere la settimana, i partecipanti hanno manifestato il loro apprezzamento verso il Don Bosco Tech Africa per l’organizzazione del laboratorio, e hanno dichiarato che torneranno a casa carichi di competenze e che condivideranno le conoscenze acquisite con i funzionari locali, per garantire la continuità del programma e, soprattutto, assicurare una trasformazione positiva dei Centri di Formazione Professionali salesiani. All’unisono, hanno sottolineato che i facilitatori avevano un’eccellente padronanza di ciò che stavano facendo.
I facilitatori del laboratorio sono venuti tutti dal Centro per i Programmi di Sviluppo Giovanile Urbano Rurale (CURYDP, in inglese), guidati dal responsabile Elikana Epiche, che hanno espresso anch’essi la loro gratitudine al “Don Bosco Tech Africa” per aver dato loro l’opportunità di condividere la loro esperienza. Essi hanno inoltre ringraziato i partecipanti per il loro entusiasmo e la loro partecipazione attiva e li hanno esortati a estendere le conoscenze da loro acquisite ad altri, per promuovere una trasformazione verso l’eccellenza della Formazione Professionale salesiana in Africa e Madagascar.
Nelle sue osservazioni conclusive, don John Njuguna, Vicedirettore di “Don Bosco Tech Africa”, ha esortato i partecipanti a garantire la sostenibilità di questa formazione attraverso il trasferimento ai funzionari locali delle conoscenze e delle competenze acquisite. Ha ricordato loro la loro responsabilità, come anelli di collegamento tra gli allievi in formazione e le aziende e imprese, soprattutto in termini di miglioramento dell'occupabilità dei giovani.
“Siate guidati dalla visione di Don Bosco di migliorare costantemente la vita dei giovani”, ha osservato il salesiano, che ha poi speso le ultime parole del suo intervento per ringraziare i facilitatori per la loro dedizione e disponibilità nel servizio prestato.
Il laboratorio è stato finanziato dal Ministero Federale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (BMZ) della Germania, attraverso l’ONG salesiana “Don Bosco Mondo” di Bonn.
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