Da tutto il mondo salesiano continuano le operazioni di raccolta fondi e di aiuti materiali; questi ultimi devono essere poi portati in Ucraina attraverso la Polonia o la Slovacchia. In Slovacchia, in particolare, i salesiani hanno reso noto che c’è urgente bisogno di materassi e brandine, perché stanno lavorando alacremente per assicurare l’accoglienza ai profughi, in collaborazione con il comune di Bratislava, che prevede di dare ospitalità a circa 50mila persone.
Spostandosi ancora più ad ovest, anche in Repubblica Ceca i salesiani sono al lavoro su tre principali direttive: sostegno spirituale mediante la preghiera, raccolta fondi e accoglienza dei rifugiati. “Nel nostro Paese vivono e lavorano molti Ucraini, e così è anche nelle nostre organizzazioni salesiane. Anche per questo la Repubblica Ceca è la destinazione finale di molti Ucraini in fuga. Le strutture dello Stato stanno organizzando l’aiuto in maniera efficace, e le nostre case ospitano già i primi profughi” ha informato il Superiore dell’Ispettoria ceca, don Martin Hobza.
Dall’altro lato dell’Atlantico pure si è messa in moto la grande macchina degli aiuti di “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti.
“I missionari salesiani stanno facendo tutto il possibile per aiutare i bisognosi, organizzando trasporti d’emergenza e fornendo alloggi ospitalità, rischiando anche la vita per aiutare le famiglie in difficoltà. Perché possano farlo nel modo più efficace, abbiamo bisogno del sostegno dei nostri benefattori”, ha affermato don Gus Baek, Responsabile della Procura Missionaria salesiana.
Ecco perché “Salesian Missions” ha lanciato una raccolta fondi d’emergenza per l’Ucraina, che servirà a raccogliere risorse per fornire riparo, nutrizione e materiali essenziali ai rifugiati e a tutte le persone in difficoltà.