L'obiettivo primario delle politiche di lungo periodo del Patto Verde Europeo è quello di rendere il pianeta più sostenibile: un obiettivo che esso può essere raggiunto solo ridisegnando il ruolo dell’uomo all'interno dell'ecosistema del pianeta e le condizioni necessarie per plasmare una società in cui le persone e la natura prosperano, godendo di un accesso equo alle risorse e di una giustizia sociale ed ecologica. In poche parole, è necessario un cambiamento radicale, sia nella mentalità, sia nelle azioni quotidiane, che sarà possibile solo attraverso un dialogo globale capace di coinvolgere tutti gli elementi costitutivi della società, comprese le comunità di fede.
In questo senso, la fede può dare uno scopo alle azioni umane, permettendo di comprendere il mondo e la realtà in modo più profondo e di prendersi cura della “Casa Comune”. Il Congresso interreligioso dei giovani sul Patto Verde Europeo ha avuto un suo ruolo in questo senso, fornendo ai giovani mossi dalla fede un’opportunità per scambiare idee e opinioni sulle politiche intraprese dall’UE in materia.
L’iniziativa ha coinvolto oltre 100 giovani europei dai 18 ai 35 anni, delegati di diverse organizzazioni religiosamente orientate e attive a livello europeo e che rappresentano le confessioni bahá’í, buddista, cristiana, ebraica e musulmana.
Questo percorso si è articolato tra il 1° ottobre e il 25 novembre scorsi, attraverso una serie di webinar in cui i partecipanti hanno formulato proposte sul Patto Verde Europeo su cinque aree tematiche considerate prioritarie per i giovani – Abitazione ed Energia, Cibo e Agricoltura, Produzione e Consumi, Mobilità e Trasporti, Educazione e Abilità – e con un dialogo virtuale interattivo con il con Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Patto Verde Europeo.
Il rapporto conclusivo ora pubblicato presenta le 21 proposte che sono state sviluppate dai partecipanti al Congresso interreligioso giovanile e che costituiscono un riflesso dell’impegno di quei giovani che, mossi dalla loro fede, lavorano per un progetto europeo condiviso e la cura della Casa Comune, e che coltivano e sviluppano delle alte aspirazioni per il futuro dell’Unione Europea e il suo ruolo nel mondo.
Ecco il Rapporto Conclusivo (in inglese).