Dal Libano, prima tappa del suo percorso, è partito per Kafroun, la città geograficamente più vicina al Paese dei Cedri, e ha visitato l’opera salesiana locale. Festosa sin dal principio è stata l’accoglienza riservatagli, con circa una cinquantina di ragazzi e ragazze che cantavano in italiano in suo omaggio, alla presenza di animatori, educatori, dei funzionari laici attivi in questa casa, e dei salesiani don Danny Hayek, che lì risiede, don Mario Murru e don Dany Kaurieh, di Aleppo.
Don Pérez Godoy ha incontrato il Consiglio Educativo e l’intera comunità educativa, con i ragazzi e giovani, e ha ascoltato con interesse e partecipazione le esperienze da loro raccontate, arrivando così a conoscere le circostanze e l’ambiente in cui lavorano i salesiani a Kafroun, nonché le difficoltà da loro incontrate a riguardo.
Dopo Kafroun il Consigliere Regionale ha raggiunto Aleppo, dove sorge il centro salesiano “Georges e Mathilde Salem”. Anche in questa seconda occasione ha incontrato ragazzi, giovani e il Consiglio Educativo, ed è stato anche accompagnato in una visita alla città, tra le più colpite durante la guerra, osservando diverse chiese che grazie all’impegno e alla volontà dei fedeli sono già state rimesse in sesto.
Grande festa si è vissuta poi a Damasco, dove gli oltre 350 ragazzi e ragazze che frequentano le scuole superiori e l’oratorio del centro “Don Bosco” hanno celebrato l’arrivo di don Pérez Godoy animando un’atmosfera di gioia e di felicità straordinarie, tra i caratteristici riti folcloristici damasceni.
A Damasco il Consigliere Generale ha percorso le orme di San Paolo, ha vissuto intimamente la storia della sua conversione alle porte di Damasco e ha visitato le aree sante cristiane che sono situate circa a 50 chilometri di Damasco: Saydnaya e Maaloula, con le sue due chiese, dedicate a Santa Thekla e ai Santi Sarkis e Pacho.
Accompagnato dai religiosi attivi a Damasco, don Dany Kerio, don Najib Shennekji e don Felice Cantele, il Visitatore ha avuto modo di conoscere anche il centro salesiano a Maarat Sednaya, così come pure la nuova opera, ancora in ampliamento, del Centro Educativo “Don Bosco” a Jaramana, nei dintorni di Damasco, ch’è stato comunque aperto lo scorso anno per insegnare ai ragazzi e ai giovani del dopo scuola, e che costituisce un rifugio e uno spazio sicuro di studio per i giovani universitari.
Nell’ambito della visita a Damasco il Consigliere Regionale si è radunato con la comunità educativa e il consiglio educativo; ha avuto diversi incontri spontanei con i giovani del centro, partecipando anche alle attività di apertura del campionato di calcio tra le chiese di Damasco e dintorni; e si è incontrato anche con le Figlie di Maria Ausiliatrice, che lavorano sia nell’Ospedale Italiano, sia nell’asilo della scuola.
“La visita di don Juan Carlos in Siria è stata ricca di incontri e piena di spiritualità e di gioia, proprio perché c’è stato un Visitatore che ha percorso lunghe distanze per conoscere un Paese che ha sofferto a lungo per la guerra e che soffre ancora tanti problemi conseguenti alla guerra, che si riflettono in primo luogo sui giovani” hanno commentato i salesiani della Siria.
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