Già prima dello svolgimento dell’Incontro, attraverso le reti sociali gli organizzatori avevano diffuso alcuni materiali per incoraggiare la partecipazione dei diversi gruppi e per generare aspettative in relazione al tema guida, attraverso riflessioni e domande. In questa fase, iniziata il 22 agosto, sono stati condivisi tre video, intitolati: “Ascolto e Accompagnamento”; “La mia Chiesa domestica” e “La pastorale nel mondo virtuale”.
Compiuto questo cammino, la sera del 17 settembre, il XIII Incontro nazionale della FS si è aperto con l’Eucaristia presieduta dall’Ispettore dei Salesiani, don Francisco Sánchez, con la partecipazione dei rappresentanti dei diversi gruppi.
“Riflettiamo su cosa significhi essere oggi una Famiglia Salesiana robusta nel suo essere e nel suo agire, dando risposte concrete e di salvezza, per creare una terra nuova che si proietti in un nuovo cielo”, sono state le parole con cui don Sanchéz ha concluso l’omelia.
Le attività del sabato sono iniziate con il saluto di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana; le sue parole di animazione hanno fatto da preludio all’intervento principale, di mons. Luis Sánchez Armijos, SDB, Vescovo Emerito di Machala, che ha parlato dell’importanza di rendersi conto che Dio “fa nuove tutte le cose” non dal di fuori, ma da dentro al cuore di ognuno di noi.
Le attività programmate hanno previsto, inoltre, momenti di integrazione, preghiera, lavori di gruppo e anche la condivisione della gioia di essere eredi del carisma di Don Bosco. Tra questi c’erano: il Rosario dell’Aurora, la Serenata Mariana, l’Adorazione del Santissimo Sacramento e la Notte della Gioia.
Dopo la riunione di tre giorni, sono state raggiunte diverse conclusioni per continuare a lavorare in sinergia. Una di queste è stata quella di assumere l’impegno, come Famiglia Salesiana, di aprire la mente e il cuore per vivere in sintonia con Gesù Buon Pastore, scegliendo nuove strategie e risorse, con un approccio di accoglienza interculturale e intergenerazionale per essere segni e portatori di comunione, speranza e amore.
In quest’ottica, alcuni dei compiti che si svolgeranno nei prossimi mesi sono: la diffusione e i riscontri sull’evento per zone e per gruppi della FS; l’inclusione degli impegni assunti nel programma della attività del 2022, e l’invio di relazioni e risorse formative.
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