Quasi 30.000 salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice lavorano in più di 130 Paesi in tutto il mondo, portando istruzione, sviluppo della forza lavoro e programmi sociali ai giovani poveri e alle loro famiglie. Lavorano in circostanze difficili e sono tra i primi a rispondere durante le crisi umanitarie o i disastri naturali. “L’educazione è sempre il nostro obiettivo primario, ma sappiamo bene che i giovani, le loro famiglie e le loro comunità hanno a che fare con molto più del semplice bisogno di accedere all’istruzione - ha spiegato don Gus Baek, Responsabile della Procura Missionaria “Salesian Missions” –. I missionari salesiani lavorano quindi per soddisfare le esigenze di base come alloggi, cibo e cure mediche, e si impegnano per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano coloro che ne hanno più bisogno”.
Per la Giornata Internazionale della Carità, “Salesian Missions” ha dunque evidenziato alcuni tra gli innumerevoli programmi educativi e sociali che stanno aiutando i giovani poveri e a rischio.
In Bolivia, il Centro “Don Bosco” di San Carlos aiuta circa 150 bambini malnutriti, coinvolgendo nel processo di recupero le madri dei piccoli ospiti. Sono stati predisposti alloggi temporanei, nei quali i bambini e le mamme possono restare fino alla fine del programma. Le madri partecipano a laboratori di formazione sulla malnutrizione e la sua prevenzione, la cura dei loro bambini, la crescita, la salute e la medicina preventiva… In questo modo diventano poi in grado di applicare ciò che hanno imparato, fino a farlo diventare un’abitudine quotidiana.
In Eritrea, i salesiani che lavorano alla “Don Bosco Technical School” di Dekemhare offrono a 400 ragazzi e ragazze corsi tecnici biennali nei settori automobilistico, meccanico, edile, carpenteria, falegnameria ed elettronica. Inoltre, grazie ai finanziamenti ricevuti da “Salesian Missions”, hanno acquistato delle mucche e stanno ampliando il granaio per aumentare l’autosufficienza delle iniziative salesiane.
Il “Don Bosco Anbu Illam”, in India, sostiene invece il programma “Don Bosco Care Home”, che si occupa di giovani affetti da HIV/AIDS. Garantisce loro l’accesso ad adeguate cure mediche e offre un supporto psicologico attraverso sessioni di consulenza e psicoterapia.
Le parrocchie salesiane di Ho Chi Minh, in Vietnam, hanno allestito stazioni di transito per distribuire acqua e altri beni di prima necessità alle persone in isolamento a causa della pandemia. Anche i salesiani delle città di Da Lat e K’Long portano avanti attività di supporto alla popolazione. In particolare, hanno contattato i proprietari di giardini e orti, per raccogliere verdure e inviarle alle persone bisognose di Ho Chi Minh.