La posa della prima pietra delle nuove strutture della Scuola Tecnica è avvenuta lo scorso 10 luglio ed è stata presieduta da don Augustinus Bulu, CsSR, delegato del vescovo di Weetebula, mons. Edmund Woga, CsSR.
L’ampliamento della Scuola Tecnica, tramite un nuovo edificio, permetterà di ospitare 216 allievi, contro i 140 che possono essere accolti attualmente. Tale progetto era stato ideato già cinque anni fa ed è stato realizzato grazie all’impegno della Visitatoria salesiana “San Luigi Versiglia” dell’Indonesia insieme all’ONG salesiana tedesca “Don Bosco Mondo” e al governo tedesco. Il periodo stimato per ultimare i lavori è di 10 mesi.
La nuova struttura non solo permetterà di aumentare il numero dei beneficiari dell’educazione salesiana, ma anche migliorerà la qualità educativa con dotazioni e spazi più adeguati: attualmente, infatti, gli allievi della Scuola Secondaria utilizzano ancora le stanze della residenza religiosa salesiana.
“Ringraziamo tutti i donatori, i benefattori e le organizzazioni che stanno rendendo possibile questo tanto atteso ampliamento delle strutture di formazione giovanile a Sumba”, ha affermato il Direttore della comunità salesiana.
Su un altro versante si può evidenziare, invece, come pochi giorni dopo questo solenne evento i salesiani di Sumba, insieme a diversi dei loro allievi, si siano prodigati in un’iniziativa di pulitura della spiaggia di Menanga Abba dai rifiuti. Un’iniziativa che è stata motivata dalla lettura e dall’approfondimento dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’, e che si prevede di ripetere anche in futuro.
A vent’anni dall’apertura della presenza salesiana in una delle isole più povere dell’Indonesia, a Sumba, i Figli di Don Bosco possono essere testimoni del genuino impatto carismatico suscitato da questo “Valdocco” indonesiano.
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