Brasile – 138 anni di presenza salesiana nel Paese
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15 Luglio 2021

(ANS – Brasilia) – Ieri, 14 luglio, è ricorso il 138° anniversario dall’arrivo dei primi salesiani in Brasile, avvenuto in quella data del 1883. In verità “La prima terra americana su cui i salesiani misero piede fu il Brasile. Questo accadde nel 1875, quando la cosiddetta Prima Spedizione Missionaria, che Don Bosco inviò in Argentina, passò per Rio de Janeiro, capitale dell’Impero del Brasile” (Os Salesianos No Brasil, di don Luiz MARCIGAGLIA, 1955, p.13). Il 14 luglio del 1883, tuttavia, resta nella storia perché, quella volta, i salesiani giunsero per restare.

I Figli di Don Bosco vennero accolti “con straordinaria gentilezza dall’Imperatore Dom Pedro II, che mostrò il massimo interesse per le opere salesiane. La prima delle quali fu l’Istituto ‘Santa Rosa’ a Niterói”. (MARCIGAGLIA, 1955, pp.17-19).

I laboratori di quell’opera segnarono un’epoca: il lavoro educativo con le Scuole Professionali iniziò nel luglio 1885, con laboratori di tipografia, legatoria, sartoria, calzoleria e falegnameria, e furono pioniere nel settore privato, precedute solo da due istituzioni simili al tempo dell’Impero.

Il sociologo Gilberto Freyre ha parlato del contributo della Congregazione Salesiana all’inizio del XX secolo: “Qui dobbiamo sottolineare il notevole contributo cattolico allo sviluppo dell’educazione dei brasiliani: quello rappresentato dagli istituti salesiani che furono impiantati nel Paese alla fine del XIX secolo. Istituti del tipo del ‘Santa Rosa’, a Niterói, dove agli studi secondari si aggiungevano quelli di arti e mestieri…”.

Due anni dopo l’insediamento a Niterói, presso Rio de Janeiro, nel 1885, i missionari salesiani fondarono il liceo “Coração de Jesus”, nella città di San Paolo. Nel marzo 1890 aprirono l’istituto “São Joaquim”, a Lorena, nell’interno dello Stato di San Paolo - Lorena. E nel 1892 giunsero in Brasile anche le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), le quali pure gradualmente si diffusero in varie regioni.

Non si può parlare della missione salesiana senza menzionare il ruolo degli Oratori Festivi, una delle istituzioni più importanti del progetto educativo di Don Bosco. Il primo ebbe sede anch’esso a Niterói il 30 giugno 1907.

E il “Santa Rosa” fu pioniere ancora altre volte, come quando nel 1968 avviò un corso di alfabetizzazione per adulti. Il metodo rapido era stato sviluppato da Lélio de Barros, Ana Maria Mayrink, don Olímpio Martins Ferreira e don Tiago de Almeida sul finire degli anni ‘50. Gli studenti imparavano a leggere e scrivere in 30 giorni e in sei mesi raggiungevano i livelli della quinta elementare e potevano essere inviati alla scuola supplementare.

E quando, dopo il Concilio Vaticano II (1961 - 1965) e il Capitolo Generale Speciale della Congregazione Salesiana, venne dato grande risalto alle Opere Sociali, al “Santa Rosa” venne avviato il CESAM (Centro Salesiano del Minore), finalizzato ad aiutare i giovani a trovare il loro primo lavoro. Il primo CESAM è del 1981, avviato da don Jairode Matos Fonseca nel 1981.

Oltre a tutto il lavoro con i giovani in situazioni vulnerabili, i salesiani erano anche coinvolti nelle missioni. “Fin dall'inizio l’obiettivo dei salesiani era portare il Vangelo agli indigeni. Iniziarono con una colonia governativa nel Mato Grosso. Poi stabilirono delle missioni su terreni di loro proprietà, tra i Bororo della parte orientale dello Stato. Oggi queste terre appartengono alle tribù Bororo e Xavante che sono assistiti dai Salesiani e dalle FMA. Più tardi furono aperte le missioni sul Rio Negro e il Rio Madeira. Oggi, grazie al lavoro integrato con le università, gli indigeni hanno una scuola nella loro lingua e studiano la loro cultura, oltre alla nostra” racconta don Antonio da Silva Ferreira, SDB.

Gli anni ‘70 furono un decennio di grandi cambiamenti e nel 1972 la scuola di Niterói divenne un istituto misto, facendo, anche in questo caso, da apripista.

Dal 1883 ad oggi, la missione salesiana iniziata da Don Bosco continua ad espandersi nel Paese, attraverso un lavoro al servizio della crescita dei giovani.

Fonte: RSB-Comunicazione, con informazioni di Missão Salesiana do Mato Grosso e del Bolletino Salesiano

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