Nel suo lavoro con i giovani più bisognosi Don Bosco si accorse che “tra i giovani se ne trovarono di quelli talmente poveri ed abbandonati che per loro riusciva inutile qualsiasi sollecitudine senza un sito dove poter essere provveduti di alloggio, vitto e vestito”. Per questo i salesiani di Foggia, mossi dal desiderio di accogliere, educare e avere cura nello stile ereditato dal loro fondatore, si sono impegnati con grandi sforzi per ottenere una “Comunità Famiglia” in grado di accogliere i minori in difficoltà. E ora il loro sogno sta finalmente diventando realtà.
Nel quartiere di Candelaro, tra i più carenti di opportunità educative della città, si cercherà di dare di più a chi dalla vita ha avuto di meno. La futura “casa” sarà un piccolo villaggio solidale in cui l’educazione, l’amore e la condivisione saranno il collante delle giornate. La casa-famiglia sarà gestita dall’associazione salesiana “Piccoli Passi Grandi Sogni aps” che in Puglia è presente con altre tre comunità per minori – a Bari, Cisternino e Corigliano D’Otranto – e che nel meridione italiano anima anche altre quattro strutture: a Caserta, Napoli e, due, a Torre Annunziata.
Prima dell’apertura di “Casa Gio”, al mattino di venerdì 16 luglio, avrà luogo presso i salesiani di Foggia un convegno sulla povertà educativa, che sarà introdotto da don Gino Cella, Direttore della casa di Foggia, e che vedrà intervenire anche l’arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Vincenzo Pelvi; il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il Prefetto della città, Carmine Esposito; il Commissario Straordinario di Foggia, Marilisa Magno; il Presidente di Salesiani per il Sociale APS, don Francesco Preite; e altre autorità civili e del Terzo Settore. Le conclusioni saranno affidate a don Angelo Santorsola, Superiore dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME). In quell’occasione ai partecipanti sarà data anche l’opportunità di visitare in anteprima la “Casa Gio”.
“‘Gio’ come amava firmarsi il fondatore dei salesiani Giovanni Bosco; e ‘Gio’ sta anche come casa dei giovani. Una Comunità che accoglierà in maniera residenziale 10 adolescenti feriti dai vissuti familiari, ragazzi che hanno bisogno di un recupero educativo, ma anche ragazzi stranieri non accompagnati. La presenza della Comunità sarà anche occasione per il territorio di incontro, confronto su proposte sociali e culturali. Un presidio ulteriore di legalità” ha spiegato don Antonio Carbone, Presidente dell’associazione “Piccoli passi grandi sogni”.
Sabato 17 luglio, poi, sarà nientemeno che il X Successore di Don Bosco, Don Á.F. Artime, a presiedere una solenne celebrazione eucaristica e alla benedizione della nuova casa-famiglia, accompagnato dal Consigliere per la Regione Mediterranea, don Pérez Godoy.
“Casa Gio” è stata resa possibile grazie al sostegno diretto della Sede Centrale Salesiana, a quello di tanti benefattori, della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, di “Salesiani per il Sociale APS”, e ad un contributo pubblico della Regione Puglia.
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