L'Africa è il continente del futuro. La regione più giovane del pianeta, con un’età media di 19 anni, è anche una terra di enormi contrasti. “Indistruttibili” avvicina alla realtà dell'Africa attraverso le storie di 11 bambini che, nonostante le difficoltà, guardano il mondo con forza, ma senza dimenticare le loro cicatrici, poiché ogni giorno migliaia di loro vengono esposti alle devastazioni della guerra, del terrorismo, della povertà o dei cambiamenti climatici.
Per oltre due anni il progetto “Indistruttibili” ha documentato le storie di 11 bambini in 10 Paesi africani, come riflesso delle conquiste e delle sfide di un continente variegato e in continua evoluzione. Ma non si tratta di una mostra fotografica di “vincitori”, anche se i suoi protagonisti a volte trionfano; e nemmeno di “perdenti”, pure se alcune di queste storie hanno un finale amaro.
La selezione di immagini di questa mostra, co-finanziata dal Governo Basco e dal Comune di Bilbao, cerca di andare oltre la visione ferita e negativa della realtà africana e presenta storie di bambini e adolescenti come protagonisti attivi della loro vita. “Indistruttibili” mira a costruire un ponte di apprendimento e di rispetto verso un’infanzia africana che, grazie alla sua capacità di superamento e di fortezza, sa reagire di fronte al suo destino.
Le dieci storie e l’epilogo della mostra, composto da 44 fotografie, sono una finestra su un’Africa complessa; su un continente, o parte di esso, che cambia e si trasforma. Questa mostra è un viaggio attraverso un territorio giovane, energico e dinamico, pieno di persone che vanno avanti come meglio possono. E che, quando le cose vanno male, cercano di essere “indistruttibili” e di andare avanti.
Gli autori, Alfons Rodríguez e Xavier Aldekoa, compiono un viaggio attraverso 10 Paesi del continente africano e per mostrare vita e opportunità dell’Africa; e come, nonostante povertà, malattie, violenza, disuguaglianza... I bambini africani guardano il mondo con ottimismo, con la voglia di andare avanti, di vivere e di migliorare.
Sono storie come quella di Margaret che, nonostante abbia dovuto sposarsi a 13 anni, lotta perché questo non debba accadere più a nessun’altra ragazza; o di Joad, che lavora per ore nell’orto di famiglia, ma non ha smesso di andare a scuola, dato che vuole diventare medico; o dei bambini di strada di Beira, in Mozambico; o le storie delle violenze subite dai minori nella Repubblica Democratica del Congo; storie di fame in Mali...
“Ma sempre con un messaggio realistico e positivo”, spiegano gli autori.
Fonte: Misiones Salesianas
