Presenti per la grande festa, oltre al Direttore, don Matteo Di Fiore, don Pasquale Cristiani, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME) – da cui dipendono le opere salesiane in Albania e Kosovo – il suo Vicario, don Angelo Draisci, e il Delegato per la Pastorale Giovanile, don Fabio Bellino.
Di motivi per ringraziare i Salesiani di Tirana ne hanno molti: l’opera salesiana, nata tra le difficoltà, in un campo pieno di bunker, negli anni si è ampliata e oggi svolge un ampio servizio educativo-pastorale, articolato attraverso la scuola superiore (ginnasio e scuola professionale), il dipartimento dei corsi professionali, la scuola elementare e media inferiore, l’oratorio e centro giovanile, il centro diurno per ragazzi bisognosi e la parrocchia dedicata a Maria Ausiliatrice, con una a filiale a Breglumasi.
La festa è iniziata sotto un grande tendone con il saluto del Direttore, che ha ringraziato tutti per il bene fatto e ha invitato a credere ancor più al Vangelo, come fece Don Bosco. Successivamente la mattinata è proseguita con danze, balli, recite, monologhi e altre manifestazioni culturali.
Durante la festa sono stati anche distribuiti i diplomi ai bambini e ragazzi che completavano i diversi cicli scolastici e vari premi agli allievi che hanno raggiunto i migliori risultati o tenuto il miglior comportamento, per essere anch’essi modelli ed esempi per i più giovani.
La comunità salesiana ha anche molto apprezzato la presenza alla festa di tanti genitori e familiari. “Una casa senza ospiti è una casa senza benedizioni” ha detto in proposito don Leka Oroshi, SDB, citando un proverbio albanese.
A conclusione della festa don Cristiani ha invitato tutti ad essere testimoni del Signore nelle terre d’Albania e Kosovo – a maggioranza mussulmana – affinché tutti possano osservare in azione il cuore di Don Bosco per i giovani e l’Amore misericordioso di Gesù.