Recentemente in Spagna il tema dell’insegnamento della religione nelle scuole è stato al centro del dibattito pubblico, e senza dubbio rappresenta un dibattito aperto in molte parti del mondo. “L’insegnamento della religione nei corsi primari e secondari – ha detto mons. Demetrio Fernández, vescovo di Cordoba – non è un privilegio dei cattolici, ma un riconoscimento di un diritto della libertà religiosa”.
Il progetto “Zain” è inserito nell’ambito del progetto educativo dell’editrice Edebé, ideato secondo il Progetto educativo-pastorale delle scuole salesiane. Da parte della Edebé la religione è ritenuta un settore del curriculum scolastico. Nel progetto è stata introdotta l’innovazione didattica, con attività integrate, abitudini di pensiero, progetti, differenza tra apprendimento individuale e cooperativo, e lavoro e valutazione per competenze.
Il progetto prende il nome dalla settima lettera dell’alfabeto ebraico ed è presente in tutto l'intero progetto. Ad esempio, vi sono sette unità per corso. Numericamente è formato da 4 + 3. Il 4 è l’asse orizzontale – lo sguardo umano verso se stessi e gli altri – mentre il 3 è l’asse verticale – lo sguardo verticale verso la divinità. Tra l’asse verticale e quello orizzontale, il punto d’incontro è Gesù.
D’altra parte, questo progetto rappresenta una novità, perché offre un accompagnamento ai docenti attraverso la formazione teologica e didattica permanente, sia attraverso la rete, sia con i libri guida.
Il progetto Zain scommette infatti sulle risorse digitali. Sul web possono essere scaricate una gran varietà di risorse. In definitiva è un progetto che vuole farsi strada in un contesto politico delicato, in cui la scelta per l’insegnamento della religione è contrastata e ancor più contrastato è l’utilizzo dei testi.