Essendo una città industriale, Kanpur attrae molti bambini e ragazzi che dalle aree rurali scappano solamente per garantirsi la sopravvivenza. Ma lì molto di loro entrano in contatto con droghe e sostanze varie e subiscono abusi fisici e morali. Il Centro Don Bosco di Kanpur, con strutture per l’educazione, la formazione professionale, la cura della salute e altri programmi di sviluppo delle capacità, prenderà iniziative a favore di questi minori per il loro pieno reinserimento sociale.
Il centro promuoverà i diritti dei bambini e farà ogni sforzo per salvare i bambini poveri dall’ambiente malsano e pericoloso che è costituito dalla vita di strada. Il centro si rivolgerà ai ragazzi attraverso servizi di consulenza e orientamento educativo e professionale, li accompagnerà con tutti quei servizi essenziali per il loro sano sviluppo.
Infine, il centro svolgerà anche attività di ricerca e documentazione su diversi aspetti della cura dei bambini, della protezione dei bambini e della mobilitazione dei giovani.
In occasione della benedizione e dell’inaugurazione del nuovo “Centro Don Bosco”, mons. Raphy Manjaly, vescovo della diocesi di Allahabad, ha accolto con affetto i salesiani nella diocesi ed ha esortato la popolazione locale a sostenere le loro iniziative. Da parte sua don José Mathew, Ispettore INN, dopo aver ringraziato il vescovo e le altre autorità religiose presenti, ha presentato i due primi salesiani incaricati del centro, don Henry Kumrawat e don Sameer Tirkey, i quali per prima cosa “studieranno i bisogni dei bambini e dei giovani poveri della zona per rispondere adeguatamente”.
Il nuovo centro è un esempio di quanto possono fare i salesiani lavorando unitamente a livello globale. Esso, infatti, è frutto dell’impegno dell’Ispettoria INN, e della collaborazione con la “Fondazione opera Don Bosco Onlus” di Milano e “Missioni Don Bosco” di Torino, e ha goduto anche del sostegno dell’impresa francese “Asha”.
Don Babu Varghese, SDB
Fonte: Don Bosco India