Come Exallievo della “St. Louis”, sei stato educato nello stile di Don Bosco. Come influisce questo nella tua vita?
La scuola ha avuto un ruolo molto importante nella mia crescita. Ha formato la mia educazione e fortificato la mia fede. I valori appresi a scuola hanno influenzato il resto della mia vita e ora vengono trasmessi alla mia famiglia e alle persone che mi circondano. È stato don Edward Kowala, che era il mio insegnante di Religione, a gettare le basi: è grazie a lui che ho iniziato ad apprezzare l’insegnamento. Ma ricordo che anche gli altri salesiani della scuola interagivano con noi studenti. Da loro abbiamo imparato molto, non solo a livello scolastico.
Come è stato coinvolto dagli Exallievi di Don Bosco?
È stata un po’ come una vocazione. All’inizio davo una mano come volontario, dando orientamento accademico agli studenti e fornendo un servizio di tutoraggio gratuito nei fine settimana. Poi sono stato contattato dal presidente della SLOBA, entrando prima a far parte del Consiglio e diventando poi il rappresentante dell’associazione durante le riunioni degli Exallievi di Hong Kong.
Il 2020 è l’anno del 150° anniversario degli Exallievi. Che significato ha per la SLOBA?
È assolutamente una buona occasione per mettere in contatto tutti gli Exallievi di Don Bosco, anche se attualmente siamo limitati a causa della pandemia. Personalmente, spero che quando torneremo alla normalità, potremo avere l'opportunità di celebrare di nuovo l'anniversario. Al tempo stesso, come Exallievi siamo orgogliosi di poter dire che in questi mesi abbiamo ricevuto molte donazioni – di mascherine e disinfettanti – che sono state prontamente inviate alle scuole salesiane di Hong Kong e alla “Braga House”, la casa di riposo dei salesiani di Hong Kong.
Quali sogni hai per il futuro degli Exallievi ad Hong Kong?
Negli ultimi decenni le scuole salesiane hanno “nutrito” molti buoni allievi e formato onesti cittadini nella società di Hong Kong. I salesiani sono sempre stati coinvolti nelle scelte e nell’educazione impartita agli studenti e c’è sempre stata una condivisione di valori tra religiosi e insegnanti. Ora, invece, in molte scuole i presidi non sono più salesiani e in altre non ci sono più nemmeno i direttori spirituali. Personalmente, spero che quel rapporto forte che c’era prima non si interrompa.
L’intervista completa, in inglese, è disponibile su AustraLasia
