“Sono una studentessa di Gatenga; sto seguendo i corsi di quinto anno, indirizzo alberghiero. La pandemia ci ha colpiti in vari modi. Eravamo sul punto di completare i nostri corsi di educazione secondaria, ma questo non è stato possibile a causa del coronavirus. Ci siamo sentiti scoraggiati, ma non potevamo rimanere in questo stato. Così abbiamo preso a rivedere da soli nelle nostre case i materiali delle lezioni”, ha affermato una giovane allieva del centro salesiano.
Lo stesso spirito di resilienza di fronte alle difficoltà è quello che don Innocent Gatete, SDB, Direttore del centro di Gatenga, che lo ha trasmesso e fatto riaccendere anche tra i suoi giovani, lunedì 11 maggio scorso, nell’ambito delle attività di solidarietà salesiana per aiutare le persone colpite dal blocco delle attività che vivono nelle vicinanze dell’opera salesiana.
Rivolgendosi ai giovani, don Gatete ha assicurato loro che la pandemia di coronavirus è sotto controllo e li ha incoraggiati a sfruttare con saggezza il tempo a casa. “Non abbiate paura. L’epidemia passerà e presto torneremo a scuola e le nostre attività all’oratorio riprenderanno. Mentre siete a casa, rivedete le lezioni fatte; seguite i programmi del Ministero dell’Educazione alla radio e alla televisione”.
D’altra parte, la diffusione di COVID-19 nel mondo ha privato i giovani dei momenti di gioia e di socialità che prima vivevano nel partecipare alle attività oratoriane.
Niyitegeka Moses, giovane allenatore sportivo presso il Centro Giovanile di Gatenga, chiarisce qual è stato il problema dal suo punto di vista: “La grande sfida che noi giovani stiamo affrontando è che l’epidemia ha rallentato la nostra ‘velocità di crociera’. Questo ci impedisce di portare a termine alcuni dei progetti che avevamo in programma, mentre altri sono propri fermi a un punto morto”.
Quindi ha continuato: “Alcuni programmi governativi per i giovani sono stati rinviati a causa del blocco delle attività. In realtà, molte cose non sono state fatte come previsto e questo probabilmente avrà un impatto negativo sullo sviluppo”.
Tuttavia, questo giovane allenatore ritiene che con misure concrete, prese a livello locale, ci sia ancora la speranza di un futuro migliore.
“In quanto giovani, dovremo essere attivi e inventivi, per essere sicuri che una volta che ricominceremo non si parta da zero, ma anzi, che quando sarà il momento, ci si possa presto rimettere in pari”, ha osservato.
Ange de la Victoire Dusabemungu