Di fronte agli apocalittici che si riferiscono a questa grave situazione mondiale come a un castigo di Dio, il cardinale salesiano Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Coordinatore del Consiglio dei Cardinali di Papa Francesco, ha risposto nettamente affermando che “il Coronavirus non è una punizione di Dio”. L’umanità è comunque alle prese con una crisi globale e in questa situazione Papa Francesco esorta tutti: “Non dobbiamo avere paura”. Le sue parole sono di grande incoraggiamento per tutta la Congregazione Salesiana, che sta pagando anch’essa un elevato dazio a causa di COVID-19.
Il mondo salesiano ha ricevuto ieri, con rassegnazione cristiana e speranza nel Signore, la notizia della situazione causata dal virus in Spagna. Migliaia di persone si sono unite in preghiera, testimoniando l’unità di una comunità mondiale. Oggi vogliamo informare sulla situazione in Italia, dove complessivamente i casi di contagio sono 80.539, le vittime totali 8.165, e i guariti 10.361, secondo le informazioni ufficiali.
Nell’Ispettoria ILE, corrispondente al territorio maggiormente interessato dall’epidemia, il Vicario ispettoriale ha comunicato:
Presso la comunità di Nave, composta da 24 religiosi, sono venuti a mancare per il COVID-19: mons. Angelo Moreschi (67 anni), Prefetto Apostolico di Gambella (Etiopia); don Alessandro Baroni (90), e don Giuseppe Ghiggini (81).
Presso la comunità di Chiari è morto don Pietro Bettinzoli (95).
Presso la comunità di Sesto San Giovanni, parrocchia di Maria Ausiliatrice, è morto don Agostino Sosio (66), già Ispettore, attualmente Direttore e parroco.
A Nave risultano tra i malati don Giovanni Dof Sotta e don Mario Moriggi; dalla Comunità ispettoriale di Milano si segnala che don Luca Fossati, Economo Ispettoriale, è ricoverato all’ospedale; così come è ricoverato in ospedale don Germano Battaglia, della comunità “Sant’Ambrogio”, sempre a Milano.
Diversi altri religiosi hanno perso parenti a causa del COVID-19.
Le tre comunità, Nave le due di Milano, sono in quarantena.
Da Roma il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha manifestato in un breve messaggio: “Vogliamo unirci in preghiera e farvi sentire la nostra presenza in questo momento doloroso della pandemia. Siamo sensibili e solidali con chi soffre di più”.
“Come può Dio aiutarci?” ha chiesto un giornalista a Papa Francesco. “Lo fa in molti modi. Egli ci dà forza e vicinanza, come fece con i discepoli che gli chiedevano aiuto in mezzo alla tempesta” è stata la sua risposta.