Al congresso, che ha sviluppato il tema “Il modello pedagogico di Don Bosco” hanno partecipato Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, docenti universitari e delle scuole salesiane, collaboratori, ospiti internazionali e studenti di varie facoltà della Politecnica di Quito.
“Incoraggio l’Università a continuare ad approfondire il dialogo della prassi pedagogica salesiana con il mondo accademico, per arricchire lo scambio tra comunità di significato affine, e per ri-significare la nostra eredità ricevuta da un educatore riflessivo quale era Don Bosco”, ha manifestato l’Ispettore salesiano dell’Ecuador, don Francisco Sánchez, nell’intervento di apertura.
Da parte sua, don Marcelo Farfán, Coordinatore Generale delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore (IUS), è intervenuto sul tema: “Perché è importante avvicinarsi al modello pedagogico salesiano?”. Egli ha così spiegato come il modello educativo pastorale sia la sintesi più straordinaria offerta dai salesiani, che si può riassumere nella frase: educare evangelizzando ed evangelizzare educando. Inoltre, è un modello che è presente in ogni presenza salesiana: oratori, parrocchie, scuole, convitti…
Nell’arco delle tre giornate di lavori si sono susseguite diverse altre relazioni, che hanno esaminato di volta in volta: le trasformazioni delle prassi educative salesiane dall’oratorio all’università; i cambiamenti che riguardano le stesse università in quest’era post-digitale; le prime fasi dell’educazione popolare; la cornice degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in rapporto all’impegno salesiano per l’educazione; alcuni strumenti digitali per modernizzare l’insegnamento e l’apprendimento; la presenza preventiva per la strada; …
Tra le altre attività degne di nota si segnalano, nella serata del 15 novembre, la presentazione del libro “Liderazgo preventivo en la universidad” (La leadership preventiva nelle università), del salesiano don Alejandro Rodríguez; e la tavola rotonda dal titolo “Politicizzare la scuola o scolarizzare la politica?” nella mattinata del giorno successivo.
“Il Congresso continua: invito tutti a continuare a lavorare e ricercare affinché questo stile salesiano, questo modo di realizzare un metodo educativo salesiano (.....) dal punto di vista laico, che non è esattamente lo stesso dal punto di vista religioso, cominciamo a renderlo universale”, ha detto il Rettore dell’UPS di Quito nel messaggio di conclusione dell’evento.
Al termine dell’evento tutti i presenti hanno sottolineato che questa esperienza permetterà loro di essere educatori migliori con Don Bosco come modello.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 2020, sul tema: “Il protagonismo giovanile nel progetto salesiano”.