Negli anni ‘90 l’area rurale degli altipiani di La Paz era isolata. Non c’era nessun mezzo di comunicazione e la gente era totalmente disinformata. “Ascoltavamo soltanto delle radio peruviane, perché la provincia è situata sul confine con il Perù. Pertanto, vista la necessità di fornire un servizio alla popolazione, i sacerdoti salesiani Dino Oselladore e Miguel Ángel Aimar avviarono quello che ora viene chiamata radio Sariri” spiega Ramiro Carlo, giornalista della radio “Sariri”.
Grazie ai Salesiani, la provincia di Escoma progredì notevolmente. I Salesiani fondarono diversi istituti, come l’Università, il Centro di Formazione Agro-pastorale, le Unità Educative, il Centro Catechistico e altri centri di rilevanza sociale. E una delle opere di grande impatto comunicativo è stata proprio la radio.
La radio ha conseguito finora alcuni importanti obiettivi: ridare voce alla popolazione perché si senta artefice del suo destino; essere un mezzo di comunicazione e di unità tra le diverse comunità; dare priorità ai valori umani della cultura, integrare il lavoro pastorale e la promozione della comunità salesiana nei diversi settori.
“Questo mezzo di comunicazione ha fatto molto bene alla parrocchia e in particolare a tutti coloro che abitano lontani da essa, perché la radio ha offerto nel corso di questi 25 anni di formazione, evangelizzazione, intrattenimento e comunicazione tra le diverse comunità. Attualmente la radio ha un pubblico di 10.000 ascoltatori nella provincia Camacho”.
La radio “Sariri” fa parte della rete di radio che trasmette in lingua Aymara ed è parte della rete “ERBOL” che si compone di 180 stazioni radio.
Radio “Sariri” è stata voce, compagna, amica, messaggera per tanti, ma soprattutto è stata il modo migliore per diffondere Dio. E continua ad essere “una voce che non si è spenta in 25 anni”.
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