Sua Santità ha ascoltato con attenzione le spiegazioni sul corso fornite da Viktorija Kalic e Angel Gudiña, Coordinatore del corso e Coordinatore del “Don Bosco Network” (DBN), e ha poi rivolto un messaggio di incoraggiamento a tutti i partecipanti, sottolineando l'importanza del lavoro che svolgono con tanti bambini, giovani e famiglie, essendo fonte di consolazione e non lasciandosi vincere dallo scoraggiamento e dall'orrore delle guerre che affrontano.
Inoltre, il Papa ha pregato un'Ave Maria con tutti i partecipanti, ciascuno nella propria lingua, e ha ricevuto con attenzione i vari doni provenienti da Ucraina, Siria e Libano, che i partecipanti gli hanno consegnato con grande devozione. Ha anche firmato le bandiere per i partecipanti, tra cui quella della squadra di “Amp-Football” (composta da giovani che hanno subito delle amputazioni). I partecipanti, poi, hanno potuto trascorrere del tempo con Papa Francesco, rivolgendosi direttamente al Santo Padre.
Una buona parte del gruppo si è poi recata presso la Basilica del Sacro Cuore, per vedere da vicino l'Altare di Maria Ausiliatrice, davanti al quale Don Bosco pianse 16 volte celebrando la Messa, come ha ricordato il Rettor Maggiore, il Cardinale Ángel Fernández Artime, a tutti i partecipanti.
Il Rettor Maggiore, dopo aver condiviso con i partecipanti la sua esperienza nelle visite ai rispettivi Paesi, ha trasmesso loro la sua vicinanza e ha affermato che né lui, né la Congregazione smetteranno di tenerli presenti, sia nelle preghiere, sia nel sostegno più concreto che stanno ricevendo.
Poi, davanti all'altare di Don Bosco, è stato recitato ancora un'Ave Maria ed è stato concluso il momento con la benedizione di Maria Ausiliatrice. Come non poteva essere altrimenti, sono poi state scattate una foto di gruppo e foto individuali ed è stato registrato un video per i tre partecipanti che non hanno potuto esserci personalmente.
Questi due incontri, con il Papa e con il Rettor Maggiore, sono stati momenti gioiosi, unici e irripetibili, per i quali tutti i partecipanti non hanno smesso di ringraziare e che hanno dato loro la carica per continuare la loro missione educativa, nei difficilissimi contesti che affrontano ogni giorno.
Ringraziamo l'Università Pontificia Salesiana, in particolare il suo vicedecano don Michal Vojtas, per aver organizzato questo corso, e la Fondazione Don Bosco nel Mondo per aver coperto tutte le spese dei partecipanti a Roma.