A causa delle restrizioni di sicurezza per prevenire il contagio da Covid-19, non sono state invitate persone esterne.
Il “Don Bosco Boys’ Town” è un Istituto Di Formazione Tecnica che impartisce competenze tecniche ai giovani provenienti da ambienti economicamente e socialmente svantaggiati. Gli studenti provengono dalle baraccopoli e da altri insediamenti informali del Kenya. È stato avviato nel 1985 e da allora più di 6.000 giovani, ragazzi e ragazze, hanno completato la loro istruzione lì, la maggior parte dei quali oggi si adopera per il bene della società, ciascuno con le proprie mansioni.
Attualmente l’istituto offre nove corsi professionali, oltre ad un corso di segreteria.
La missione di quest’opera salesiana non si limita, però, solo a fornire competenze tecniche: mira a preparare i giovani alla vita e al futuro, perché siano buoni cristiani e onesti cittadini. Attività extra-curriculari come sport, musica, acrobatica, karate, ecc. sono previste quotidianamente per migliorare la loro vita presente e offrire loro maggiori chance per il futuro. E, infatti, la maggior parte dei diplomati dell’istituto consegue rapidamente un impiego.
Il “Don Bosco Boys’ Town” dipende dalle donazioni dei benefattori per compiere il suo servizio ai giovani poveri. “In passato siamo stati benedetti, ma ora stiamo attraversando momenti difficili nella ricerca di coloro che possano sostenerci” spiegano dalla direzione dell’opera.
Durante la cerimonia di apertura sono stati presentati tutti i salesiani e il personale del centro (insegnanti, personale non docente e collaboratori). Sono state spiegate tutte le regole e i regolamenti e ognuno è stato sfidato a dare il meglio di sé in quest’anno che inizia nonostante la pandemia di Covid-19.