L’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, sulla “Casa Comune” ricorda che la Terra è “come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia”; ma sottolinea anche l’importanza dell’educazione e della formazione. “È meraviglioso che l’educazione sia capace di motivare fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti” afferma il Papa (LS 1 e 211).
Per rendere davvero la Terra una casa comune, è necessario porre le basi per l’educazione delle generazioni future.
Favorire l’impegno ambientale dei giovani è stato il primo obiettivo fissato per avviare questa proposta di impatto integrale. Così, grazie al contributo della “JuWe Vereinigung Don Bosco Werk” (Svizzera), nel corso di quasi due anni sono state sviluppate molteplici iniziative per contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Tra le azioni effettivamente realizzate – oltre a quelle attualmente sospese a causa dell’attuale crisi sanitaria – sono stati sviluppati laboratori di formazione sulle tematiche ambientali, nell’ambito del programma “Pro-huerta”: foresta autoctona e vivaio forestale, gestione delle foreste autoctone e delle foreste, orti agro-ecologici, educazione e gestione ambientale.
Altre azioni concrete sono state l’installazione dell’orto agro-ecologico nell’oratorio Don Bosco, in funzione già dal 2019, l’installazione di un sistema di raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti nella stessa casa salesiana e la generazione di legami istituzionali promossi dagli stessi giovani con altre realtà, al fine di ottenere un impatto reale sulla società.
Oggi, inoltre, alla luce della crescente sensibilità verso l’ambiente, la comunità dell’oratorio inizia a ripensare questo progetto per estenderlo a tutte le famiglie.
All’oratorio salesiano Bárbara Villalba e Nancy Campos, assistenti ambientali, stanno lavorando alla manutenzione dell’orto e alla raccolta dei rifiuti solidi differenziati.
La nuova proposta è quella di portare alle famiglie un “programma ambientale virtuale”, con l’obiettivo che i bambini possano realizzare il proprio giardino nelle case. Questa proposta avrà un impatto positivo dal punto di vista dell'assistenza alimentare, del consumo responsabile e sano del gruppo familiare.
Bárbara e Nancy stanno lavorando le sementi e raccogliendo i permessi necessari per portarle o spedirle, secondo il regolamento ufficiale e le condizioni climatiche locali dei luoghi in cui ogni giovane vive, affinché l’attività orticola possa essere svolta con successo.
