Il primo appuntamento non è stato di lavoro, ma ha rappresentato, piuttosto, un’occasione per fare esperienza di fraternità in comunità, tra Figli spirituali di Don Bosco. Sia Don Á.F. Artime, cresciuto a Gozon-Luanco, una cittadina di pescatori, sia diversi altri salesiani coreani – compresi l’Ispettore, don Stefano Yang, e il suo Vicario, don Marcelo Baek – sono infatti amanti della pesca; per questo nella mattinata è stata realizzata un’escursione in barca per permettere al Rettor Maggiore e agli altri partecipanti di cimentarsi in quest’attività.
“La mia città natale era molto simile a questo posto” ha espresso, emozionato, Don Á.F. Artime appena giunto al porto. “Mio padre aveva una piccola barca che assomigliava alla barca che stiamo prendendo ora” ha poi aggiunto.
Dopo tre ore di condivisione e di distensione nell’azzurro del mare, i Salesiani, ben più entusiasti di essere “pescatori di uomini”, e specialmente di giovani, anziché di pesci, sono tornati a riva con il cuore pieno di gratitudine.
Poi, approssimandosi al principale appuntamento del pomeriggio – l’incontro con tutti I Salesiani dell’Ispettoria – il Rettor Maggiore ha manifestato quanto valore egli attribuisca a tali raduni. “In tutto il mondo ci sono circa 14.400 salesiani. Da quando sono stato eletto Rettor Maggiore, ne ho incontrati circa 10.600 e ho intenzione di arrivare a circa 12.500 entro la fine del prossimo anno. Questa è per me una delle missioni più importanti come Rettor Maggiore”
Infine, durante il raduno vero e proprio, il X Successore di Don Bosco si è relazionato con grande franchezza e paternità con i suoi confratelli coreani. Li ha ascoltati e ha parlato loro di numerose e attuali questioni che i Salesiani affrontano in tutto il mondo. “Nonostante le molte cose che possono derivare dai nostri difetti, c’è ancora una grande speranza per la comunità salesiana mondiale” ha sottolineato.