Nella piccola e sparpagliata presenza cattolica in Thailandia – un Paese dove i cattolici rappresentano appena lo 0,3% dell’intera popolazione – le donne e gli uomini religiosi sono il segno più visibile dell’amore di Dio per i cittadini di questa nazione, a maggioranza buddista.
In ogni caso, la Chiesa Cattolica ricopre un ruolo chiave nell’educazione, dalla scuola primaria fino all’università; nella cura della salute, in particolare nel trattamento dei malati di cancro; e nella promozione della dignità umana e della crescita personale, soprattutto tra le minoranze etniche che vivono nelle periferie a nord del Paese.
Per quanto riguarda gli istituti maschili, i Salesiani di Don Bosco sono la congregazione più numerosa, con 80 membri. Sono seguiti da Redentoristi, Gabrielisti e Camilliani. Esistono altri 22 ordini e congregazioni, la maggior parte dei quali contano, però, solo pochi membri.
Con la rapida crescita industriale e la forte spinta migratoria interna, la vita religiosa in Thailandia è diminuita significativamente. La maggior parte degli ordini religiosi incoraggia comunque il sistema degli aspirantati, pregando per la fede e per la condivisione di buone pratiche che possano favorire maggiormente una cultura vocazionale in Thailandia.
Fonte: AustraLasia