Italia – Ousman, dal barcone ad animatore all’Estate Ragazzi: integrazione riuscita

30 Luglio 2018

(ANS – Torino) – Dal viaggio della speranza sul barcone ad animatore in un oratorio estivo torinese, dove è punto di riferimento per bambini, ragazzi e famiglie, pienamente integrato con i propri coetanei. È la bella storia di integrazione di Ousman S., 19 anni, arrivato in Italia dal Gambia a bordo di un barcone.

di Stefano di Lullo

Giunto a Pozzallo, in Sicilia, nel marzo 2017, dopo varie peripezie si è ritrovato a Torino dove, ancora minorenne, ha dormito nella stazione “Porta Nuova”. Ha svolto qualche lavoretto come venditore ambulante abusivo sotto i portici, fino all’incontro con gli educatori salesiani che lo hanno intercettato e accolto in oratorio per due chiacchiere, una doccia, qualcosa da mangiare, qualche vestito pulito.

Da quel momento Ousman non è stato più “invisibile”, perché ad accompagnarlo c’era, e c’è tutt’ora, la comunità salesiana “San Salvario”, nell’ambito del progetto nazionale “M’interesso di te”, piano partito in forma sperimentale a Torino, Napoli, Catania, finanziato dalla “Federazione SCS/CNOS, Salesiani per il Sociale”, grazie al fondo di beneficienza di “Intesa Sanpaolo”.

“Per favorire l’integrazione è necessario prima di tutto non tenere separate le diverse attività” ha sottolineato don Mauro Mergola, direttore dell’oratorio “San Luigi” di Torino, che segue circa 50 tra minori e neo maggiorenni stranieri soli.

“Se i ragazzi in difficoltà stanno sempre nel solito giro non si integrano – prosegue il Salesiano –. Ed ecco la bellezza del cortile come lo intendeva Don Bosco, dove tutti si possono incontrare in un luogo educativo. Chiediamo ai ragazzi di dare una mano nelle diverse attività, di mettersi in gioco. In questo modo si sentono ancora più parte di una comunità, la loro casa”.

È per questo che anche i ragazzi migranti della comunità di accoglienza dell’oratorio San Luigi si sono recati a dare una mano ai campi estivi in montagna.

“L’oratorio non è chiuso dentro quattro mura – ha evidenziato Matteo Aigotti, uno degli educatori – è aperto sul territorio e proprio grazie alla rete e alle risorse del quartiere e della città è capace di proteggere e accompagnare i ragazzi”.

La storia di Ousman è solo uno dei tanti esempi di integrazione riuscita, frutto della dedizione di una comunità educativa e del soggetto beneficiato.

Nella Giornata Mondiale contro la Tratta di Persone, promossa dalle Nazioni Unite e che si celebra oggi, 30 luglio, i Salesiani manifestano ancora una volta il loro impegno a tutto campo per contrastare questo fenomeno, in ogni parte del mondo.

Tra le iniziative che vedono coinvolti i Salesiani d’Italia, si possono citare due programmi di ampio respiro: “Stop Tratta”, che sensibilizza i giovani dei Paesi di emigrazione sui rischi dei viaggi migratori e offre loro alternative di sviluppo nelle loro località; e il progetto “M’interesso di Te”, che dà sostegno e l’opportunità di una progressiva integrazione a quei minori e giovani stranieri “invisibili”, mai entrati nelle comunità di accoglienza o che ne sono fuoriusciti troppo presto, e che per questo sono in continuo pericolo di cadere nelle reti della criminalità e dello sfruttamento.

Fonte: La Voce e il Tempo

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