Tra i nove e dieci anni Don Bosco ebbe il suo primo sogno, che descrisse nelle sue memorie, su richiesta di Papa Pio IX, dopo un’udienza a Roma (1858). Il ricordo del sogno si trova nelle Memorie dell’Oratorio scritte da Don Bosco e composte tra 1873 e 1875. Profondamente impresso nella sua mente, il Sogno ritornò in diverse forme nel corso della sua vita: fu un sogno profetico in cui intravedeva la sua futura missione, che puntualmente sarebbe diventata realtà. In questo senso, orientò i suoi passi futuri, ispirò la nascita della sua Opera e del suo carisma.
In occasione del 200º anniversario del Sogno dei nove anni (1824-2024), la casa museo inserita nella Casa Madre dei Salesiani di Don Bosco, a Valdocco, Torino – il Museo Casa Don Bosco – ha organizzato una mostra temporanea, aperta dal 22 maggio al 22 settembre 2024. L’esposizione celebra questo importante avvenimento nella biografia di Don Bosco ed è dedicata ad approfondire la narrazione, la storia e l’iconografia del Sogno che cambiò la vita al santo torinese.
L’esposizione, tra passato e presente, è dedicata alla rappresentazione iconografica nelle arti e alla risonanza del sogno oggi, a duecento anni di distanza. La mostra ripercorre la storia del Sogno, che inizia nei prati dei Becchi, si concretizza nella città di Torino e raggiunge tutte le parti del mondo do dove oggi c’è una presenza salesiana.
Insieme alle fotografie storiche, si presentano opere e oggetti del periodo tra la beatificazione (1929) e canonizzazione (1934) di Don Bosco, momento in cui inizia la rappresentazione del sogno nelle arti: stampe sui libri, cartoline, monete commemorative, dipinti ad olio, dipinti su carta, ecc.
La mostra presenta un’importante selezione di tavole originali che hanno ampiamente illustrato questo episodio biografico: Corrado Mezzana (1890-1952), Guido Grilli (1905-1967), Cosimo [Nino] Musio (1933-2017) e Alaricco Gattia (1927-2022) sono alcuni degli autori.
Le tavole di Grilli, Musio e i fumetti di Gattia furono commissionate dalla Libreria della Dottrina Cristiana (1941), fondata dal quarto successore di Don Bosco, don Pietro Ricaldone (1870-1951). La attuale Editrice Elledici conserva queste opere che sono state diffuse in diverse pubblicazioni, supporti e lingue in tutto il mondo; in questa mostra gli originali sono esposti per la prima volta.
A completare la mostra, sono esposte le fotografie vincitrici del concorso fotografico internazionale lanciato a gennaio 2024, promosso dalla casa museo e organizzato dalla curatrice della mostra, che ha accolto il talento artistico e creativo di tutto il mondo salesiano. Questo progetto era a partecipazione libera, gratuita ed aperto a tutti: una novità dall’apertura dell’istituzione museistica, nell’ottobre 2020.
Le diciassette fotografie selezionate immortalano momenti diversi, ritraendo persone e luoghi in aree geografiche lontane da dove è nato il fondatore dei salesiani e dove “il sogno di Don Bosco” continua ancora oggi. Le istantanee sono descritte dagli stessi autori in lingua originale e provengono da Italia, Messico, Panama, Slovacchia, Spagna e Venezuela. Queste immagini dialogano tra passato, presente e futuro e ci fanno riflettere su come, a distanza di due secoli, il Sogno di Don Bosco sia diventato realtà nelle presenze salesiana di tutto il mondo.
Ana Martín García
Coordinatrice responsabile del Museo Casa Don Bosco