“In questa occasione vi invio questo messaggio con preoccupazione per la terribile tempesta che questo fine settimana ha colpito Bahía Blanca e i suoi dintorni e diverse città dell’area metropolitana di Buenos Aires”, ha dichiarato.
E ha spiegato: “Il ‘Colegio Don Bosco’ è profondamente addolorato per la morte di un bambino, studente della scuola, e di suo padre. Per questo motivo, preghiamo intensamente per questa comunità educativo-pastorale, affinché la consolazione del Padre nostro raggiunga questa famiglia in questi momenti di dolore inesplicabile”.
Quindi ha parlato anche dell’altra casa di Bahía Blanca: “A La Piedad è saltata gran parte del tetto della vecchia comunità salesiana, il tetto delle nuove aule dell’’Unisal’ e parte del tetto della cappella di Santa Lucia. Attualmente si sta studiando come procedere con le riparazioni”.
Tra le case salesiane dell’area metropolitana di Buenos Aires, quella che ha subito i danni maggiori è stata la casa “Oratorio Centenario”, ad Avellaneda: “Oltre a diversi alberi sradicati, è crollato un enorme muro di cinta. Anche parte del tetto della scuola è stato spazzato via e diverse aule sono state colpite”, ha riassunto l’Ispettore di ARS.
“La scuola di Uribelarrea ha subito danni a parte dell’ingresso storico dell’edificio scolastico e altri inconvenienti minori nelle normali aree di lavoro”, ha detto.
Infine, don Perera ha chiesto a tutta la comunità ispettoriale di unirsi in preghiera: “Voglio chiedervi di essere uniti nella preghiera con queste comunità. Che la nostra Madre Ausiliatrice ci mostri la via per trasformare il dolore in speranza”.
Il giorno seguente sempre don Perera ha inviato un’altra comunicazione ai direttori delle case salesiane per chiedere un sostegno economico a favore delle case che avevano subito danni.
“Sono riconoscente del fatto che due case abbiano deciso oggi di condividere le risorse per aiutare in questa situazione. Sono grato per questo gesto generoso che ci fa percepire come una famiglia, in cui non pensiamo solo ai nostri bisogni ma teniamo conto anche dell’altro”, ha scritto.
Quindi, ha invitato a riflettere sull’importanza del fondo di solidarietà dell’Ispettoria: “Il fondo di solidarietà è un esercizio del nostro modo di intendere il Vangelo e di sognare una società diversa. Una società che assuma come nucleo della sua convivenza l’’etica dell’altro’ di cui abbiamo parlato nel nostro ultimo Capitolo Ispettoriale”.
E ha aggiunto: “Il fondo di solidarietà è il segno che ci duole che le nostre case non siano tutte uguali e che ci siano case povere e altre con più risorse. E ci duole perché contraddice i nostri sogni. Il fondo è il primo gesto di ribellione per non rendere naturale ciò che naturale non è. Ed è il segno più forte del nostro cammino verso un’economia di comunione”.
“Per questo motivo – ha proseguito – vorrei invitarvi a collaborare con il fondo 2024. E di invitare chi può a dare un aiuto straordinario alle case colpite dalla tempesta...”
La missiva si conclude con la richiesta ai diversi Direttori delle case di contattare l’Economo ispettoriale, don Gabriel Doddi, per rendere effettivo l’aiuto straordinario richiesto.
