La cerimonia si è svolta durante l'Eucaristia presieduta da don Farfán, che nell'omelia ha invitato i nuovi Direttori Laici ad essere i primi a garantire che Don Bosco sia vivo e presente nelle opere. "Essere Direttore non significa solo assicurare la gestione e l'amministrazione, ma anche garantire che l'opera sia veramente salesiana", ha affermato.
"Don Bosco non ha mai lavorato da solo, ha avuto la capacità di coinvolgere molte forze della Chiesa e della società civile e la sua stessa madre per la salvezza dei giovani – ha proseguito don Farfán – È importante ricordare che non c'è modello pastorale, a livello salesiano, che non tenga conto dei laici". L’Ispettore ha poi ringraziato i nuovi Direttori per la loro disponibilità e ha chiesto a Dio di benedire questo passo.
Successivamente, don Mauricio Leime ha proceduto alla lettura del verbale delle nomine e alla firma dei documenti. Un momento significativo è stato l'abbraccio di don Farfán a ciascuno dei Direttori, come segno di fraternità e di vicinanza che avranno dai Salesiani in questo lavoro educativo-pastorale che si apprestano ad iniziare.
Per Eddy Apolo, questa nomina è una benedizione di Dio e, allo stesso tempo, una sfida, per la fiducia che la Congregazione e Don Bosco stesso stanno riponendo in lui. "Lavorerò affinché Don Bosco sia presente nell'opera, ascoltando i giovani e i genitori, aiutandoli a prendere decisioni e a scoprire che tutto ciò che accade nella vita è un'opportunità per essere portatori dell'amore di Dio", ha detto.
Da parte sua, Daniela Ramos afferma che questa è una responsabilità che la incoraggia a continuare il suo servizio verso i giovani. "Sono orgogliosa di essere la prima donna Direttrice di un'opera salesiana – spiega – e voglio ringraziare i salesiani per questa apertura e per avermi delegato questa responsabilità”.