Sin da subito, la Comunità Salesiana di Don Bosco Comoro, insieme ad alcune altre comunità religiose di Dili, è diventata un luogo di accoglienza di emergenza per migliaia di cittadini che sono dovuti fuggire improvvisamente dalle loro case a causa di questo inattesa calamità.
Nei primi giorni successivi alle inondazioni la palestra e le aule del “Don Bosco Comoro” sono state utilizzate come alloggi di emergenza da parte di più di 3.000 sfollati. Successivamente alcune famiglie sono potute tornare alle loro abitazioni, anche se circa 40 famiglie sono ancora ospitate al “Don Bosco Comoro”, perché le loro case sono state completamente distrutte.
In un simile contesto, si è ritenuto necessario costruire degli alloggi temporanei affinché tali famiglie potessero godere di sicurezza e privacy. Così, dopo tre settimane di progettazione e costruzione, l’idea si è finalmente concretizzata, domenica scorsa, 16 maggio 2021, quando presso il “Don Bosco Comoro” si è celebrata l’inaugurazione delle nuove tende temporanee e dell’edificio di accoglienza per i rifugiati.
L’edificio rettangolare e le tende sono stati eretti dal personale del Centro Tecnico Salesiano, insieme ai ragazzi residenti nel convitto e agli aspiranti.
La cerimonia di inaugurazione dell’edificio e delle tende è iniziata alle 16:30 locali, con il benvenuto agli ospiti presenti: autorità governative, personalità ecclesiastiche, membri delle ONG impegnate per l’emergenza e lo sviluppo del Paese, insieme ai rifugiati.
Dopo i discorsi ufficiali, l’arcivescovo di Dili, il salesiano mons. Virgilio do Carmo, SDB, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione e ha benedetto l’edificio e le tende. Dopo di che, tutti i rifugiati si sono diretti verso il loro nuovo alloggio con gioia ed entusiasmo. Circa 200 persone di tutte le età hanno partecipato alla celebrazione.
Con gesti e parole, tutti i rifugiati hanno ringraziato i molti generosi benefattori e gli abili operai edili che hanno lavorato instancabilmente per fornire questa sistemazione.
“Teniamo tutte queste famiglie nelle nostre intenzioni di preghiera, perché possano trovare conforto e felicità, e il prima possibile, una nuova casa” ha commentato il salesiano timorese don Abilio Eusebio Correia Guterres, SDB.
Fonte: AustraLasia
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