Uganda – Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze nel campo per rifugiati di Palabek

12 Ottobre 2020

(ANS – Palabek) – I salesiani attivi nel campo profughi di Palabek, nel nord dell’Uganda, hanno celebrato l’11 ottobre la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, insieme a 307 giovani in situazioni di grande povertà, di età compresa tra i 12 e i 19 anni, provenienti da ogni angolo del campo profughi di Palabek. La giornata è stata festeggiata con un giorno d’anticipo, sabato 10 ottobre, sia per ragioni di comodità pratica, sia per unire alla celebrazione il ricordo della figura di San Daniele Comboni, un grande santo che dedicò tutta la sua vita al lavoro missionario in Sudan.

Con il sostegno della Fondazione “Atabal”, della Spagna, i salesiani hanno preparato una grande esperienza formativa, dove, insieme alle giovani, hanno approfondito cosa significa essere una ragazza in un campo profughi, alla luce dalla parola di Dio contenuta nel Salmo 139, 14 “Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio”. Le giovani hanno così potuto capire che sono state create in modo sorprendente e meraviglioso da Dio e che sono preziose per Lui, che si prende cura di loro e le accudisce con amore.

Illuminate dalla testimonianza di fede, di Santa Maria Goretti, le ragazze hanno potuto condividere le loro angosce e le loro preoccupazioni di ogni giorno. Anche loro devono avere una fede molto forte, per discernere la differenza tra ciò che è bene e ciò che è male; e guidate dai valori cristiani sono chiamate a percorrere i sentieri che possono portarle più vicine a Dio, pur nella difficile situazione del campo profughi.

Durante quest’incontro si sono anche impegnate a fare la loro parte affinché i loro diritti siano rispettati: il diritto di essere felici, di non essere discriminate, di essere rispettate, di vivere la propria infanzia, il diritto all’educazione, al riposo e al tempo libero, alle cure mediche e il diritto di crescere e decidere chi sposare.

“Tutte le ragazze presenti erano rifugiate e dopo un piccolo sondaggio siamo riusciti a scoprire che il 91% delle 307 ragazze, frequenta la scuola elementare, pur se la maggior parte di loro ha tra i 17 e i 19 anni. Molte di loro sono cresciute in diversi campi profughi, sempre in fuga, sempre con la necessità di ricominciare e con l’impossibilità di finire anche solo le elementari. L’8% invece frequenta la scuola secondaria, il che significa che nel campo profughi di Palabek dovranno percorrere più di 12-15 chilometri a piedi per andare all’unica scuola secondaria del campo profughi; mentre l’1% sta facendo un corso di formazione professionale, sicuramente nella nostra, e questo significa camminare per circa 16 chilometri solo di andata....” racconta il salesiano missionario don Ubaldino Andrade.

Ancora, dal questionario è merso che il 50% ha perso il padre, probabilmente in guerra, e il 24% ha perso la madre.

“La vita non è stata facile per loro, tuttavia è incredibile la loro voglia di vivere e il desiderio di continuare a lottare per una vita dignitosa, giusta, libera e felice” prosegue il missionario salesiano.

L’incontro si è concluso con un buon piatto di polenta e fagioli con carne. Ogni giovane ha ricevuto un “kit di bellezza” composto da: biancheria intima, sapone, asciugamani, lozioni per il corpo, assorbenti, una coperta per dormire, un paio di sandali e un tubo per l’acqua.

“Sono tornate a casa ballando e molto felici. Se lo meritano proprio”, ha concluso don Andrade.

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