Il Messaggio del Rettor Maggiore
Siamo uniti da una missione: «Andare in paradiso e portare con noi più gente che possiamo».
Poveri giovani se, oltre a tutto quello che subiscono oggi, uccidiamo, calpestiamo o amputiamo anche i loro sogni, i loro desideri di fare qualcosa di grande e bello con la vita.
I giovani hanno detto che ci amano, ci amano davvero come educatori, come amici, come fratelli e come genitori, perché “noi giovani di oggi abbiamo una grande mancanza di paternità. E soprattutto vogliamo camminare verso la crescita spirituale e personale e vogliamo farlo con voi salesiani”.
Questo è il tempo del sacrificio. In prove difficili come queste l’amore ci dà la vita.
Miei cari amici del Bollettino, vi scrivo in un momento in cui siamo tutti attoniti e smarriti. E penso al mese di maggio, il mese dedicato alla Madre. In tutto il mondo salesiano ci siamo affidati alla nostra mamma comune, Maria Ausiliatrice, e abbiamo pregato chiedendo al Signore, con la sua mediazione, aiuto e conforto in queste ore terribili per tutti. Con in più il timore per le difficoltà che dovremo affrontare “dopo”.