I festeggiamenti sono iniziati il 19 gennaio con l’accoglienza e una preghiera inaugurale, seguite dal lancio di un grande rosario formato da palloncini e da una sessione di attività per rompere il ghiaccio tra tutti i presenti.
Successivamente i giovani sono stati suddivisi in gruppi e, guidata da attivisti sociali, professionisti nell’ambito dei Diritti Umani e opinionisti di spicco, hanno riflettuto su argomenti quali: l’importanza della partecipazione al processo democratico; i diritti e le scelte; il valore dell’informazione per la partecipazione civica…
In questo modo i giovani hanno discusso dell’attuale situazione socio-politica in India, del clima di crescente polarizzazione e dell’incapacità dei giovani leader di emergere con prospettive e obiettivi chiari. Come conseguenza della discussione, i giovani sono stati portati a riflettere criticamente anche sul proprio sviluppo personale integrale e a prendere coscienza della loro responsabilità per trasformare la Chiesa e la società, assumendo ruoli di comando per costruire un’India migliore.
Con l’animazione di Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, membri di altri ordini e congregazioni e laici impegnati nel sociale, i partecipanti hanno anche esaminato le credenze, le esperienze, i ruoli, le competenze e i doveri delle personalità elette negli organi di governo, da quelli locali fino al Parlamento Nazionale; e gli stessi giovani sono stati motivati a partire dalle assemblee cittadine (Panchayat) per arrivare, da cittadini responsabili, al parlamento.
Nei due giorni di festa e attività, ovviamente, non sono mancati i giochi, le esibizioni artistiche e culturali, i concerti… E nella giornata di domenica 20 mons. Thomas Macwan, vescovo di Gandhinagar, ha presieduto l’Eucaristia per tutti i presenti.
L’evento è stato molto apprezzato da tutti, e si è concluso con l’impegno dei giovani ad attuare un piano d’azione concreto, prevedendo prossimi appuntamenti per formarsi e mettersi in gioco come cittadini responsabili e leader all’interno della Chiesa e dell’India.
Tra i tanti commenti positivi espressi, suor Hilda Braganza, Direttrice delle FMA di Pushpanjali-Dakor: “È stata una grande occasione per vedere tanti giovani entusiasti che vogliono impegnarsi per il miglioramento della società”. Don Bastin Thomas, Direttore del centro di Dakor, da parte sua ha commentato: “Spero sinceramente che con il nostro incoraggiamento e il nostro accompagnamento, i giovani di questa diocesi possano raggiungere quella santità che è possibile a tutti nella vita quotidiana. Questo è ciò che mi auguro e per cui prego”.
Mentre Vijay Parmar, un ragazzo dell’MGS, ha concluso: “Da qui si può solo andare avanti, insieme”.
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