Italia – “Cicatrici di guerra. Matrici di pace”. Gli ex bambini soldato della Colombia protagonisti della pacificazione
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14 Marzo 2018

(ANS – Torino) – Cinquantadue anni di conflitto tra Governo colombiano e Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno lasciato sul terreno oltre 260mila morti, 45mila desaparecidos e 6,9 milioni di sfollati. Ma dopo l’accordo di pace ratificato a Bogotá il 30 novembre del 2016, i giovani, anche coloro che hanno combattuto sin da piccoli, possono essere artefici del cambiamento e del rinnovamento di una nazione. Domani, giovedì 15 marzo, su invito di “Missioni Don Bosco”, porteranno la loro testimonianza a Torino-Valdocco una ex ragazza soldato delle FARC e i responsabili del centro di recupero e riabilitazione “Ciudad Don Bosco” di Medellín nell’ambito del convegno “Cicatrici di guerra. Matrici di pace”, che cercherà anche di dare conto del processo di pacificazione in corso.

Interverranno don Rafael Bejarano, direttore di “Ciudad Don Bosco”, Jazmín, ex- ragazza soldato delle FARC, accompagnata da Jovana Ruíz, incaricata dell’inserimento lavorativo e dei tirocini, Bruno Desidera, giornalista di AgenSIR specializzato sulla Colombia, e Alessia Andena, referente del progetto di Medellin per Missioni Don Bosco. Presiederà l’incontro Giampietro Pettenon, SDB, Presidente di Missioni Don Bosco; modererà Elisabetta Gatto, antropologa di Missioni Don Bosco.

Poiché si tratta dell’unica manifestazione pubblica della delegazione in Italia, il convegno sarà trasmesso in diretta streaming nel sito www.missionidonbosco.org 

A guidare il processo di riconciliazione in Colombia è stato il nuovo presidente Juan Manuel Santos, al quale venne assegnato il Premio Nobel per la Pace nel 2016 sia per premiare, sia per consolidare gli sforzi suoi e degli altri attori in campo. Determinante, fra gli altri il ruolo della Chiesa Cattolica, che - nell’ambito di una inesauribile azione per favorire il dialogo - letteralmente portò al tavolo delle trattative a L’Avana la testimonianza dei civili sopravvissuti alle barbarie per mettere al centro la situazione e le attese della popolazione.

Una delle eredità più pesanti è quella del rientro in un regime di “normalità” dei combattenti più giovani, chiamati dalle Forze rivoluzionarie a imbracciare pistole e fucili fin dall’adolescenza: si stima che le FARC abbiano reclutato tra gli 8 e i 13mila minori, ragazzi e ragazze. Per molti di loro la scelta di arruolarsi non si può considerare tale: cresciuti in un contesto di emarginazione sociale e di assenza di tutela dei loro diritti fondamentali, non hanno avuto alternative. Le loro storie sono fatte di paura, di crudeltà e di intimidazioni.

Il programma di recupero integrale a Ciudad Don Bosco in 15 anni ha permesso a 1.500 ragazze e ragazzi di età compresa fra i 14 e i 17 anni il reinserimento nella società. Per conoscere meglio questa realtà è disponibile in rete il documentario “Alto el fuego”, della Procura Missionaria Salesiana di Madrid. 

“Cicatrici di guerra. Matrici di pace” - giovedì 15 marzo, ore 18:00, via Maria Ausiliatrice, n. 32 a Torino - Sala Sangalli (parcheggio auto: ingresso da piazza Sassari).

L’incontro del 15 marzo è aperto al pubblico senza necessità di prenotazione, con la possibilità di avvalersi del servizio di baby sitting offerto dall’organizzazione.

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