di don Tom Brennan, SDB
L’appuntamento è servito a concentrarsi sulle strategie per prevenire il traffico di minori, soprattutto tra quelli migranti non accompagnati, molti dei quali quando emigrano cercano di riunirsi con i genitori precedentemente espatriati. I relatori dell’evento hanno esposto le vulnerabilità di questi minori migranti, che rischiano di essere sfruttati nel lavoro forzato, sessualmente o di finire a vivere per strada, e hanno segnalato i fattori che possono mitigare o prevenire queste forme di moderna schiavitù.
Il gruppo ha presentato poi le proprie osservazioni alla luce degli impegni assunti dagli Stati membri delle Nazioni Unite negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare quelli che si occupano specificamente del traffico di esseri umani: 5.2, 8.7 e 16.2. I relatori hanno inoltre sottolineato l’importanza di affrontare l’eradicazione della povertà, di curare la salute, l’educazione e l’emancipazione della bambine.
Tra i tanti argomenti trattati nelle presentazioni e le risposte alle domande, è stato sorprendente ascoltare un certo numero di riferimenti alla natura della manipolazione compiute per la tratta: i trafficanti di esseri umani sfruttano i sogni e le speranze dei giovani, con promesse di educazione, di sicurezza, di occupazione e di un futuro migliore.
Nelle diverse presentazioni, i concetti fondamentali sollevati sono stati – tra gli altri: la necessità di tutelare i Diritti Umani dei giovani migranti; fare una valutazione a più livelli sui progetti di prevenzione e assistenza alle vittime; la povertà come principale elemento scatenante delle migrazioni e della tratta; la vulnerabilità dei giovani durante le crisi umanitarie e le calamità naturali; portare alla luce la sottostimata realtà dello sfruttamento sessuale dei bambini migranti; la domanda di lavoro a basso costo e lo sfruttamento sessuale.
I relatori intervenuti sono stati: due ambasciatori, due funzionari ONU, un professore di Harvard, una suora e un membro dell’ONG per i senzatetto “Covenant House”. Don Tom Brennan, SDB, ha moderato i lavori, patrocinati anche dalle missioni ONU di Guatemala e Cipro, dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulle Droghe e il Crimine, la Procura Missionaria di New Rochelle, l’arcidiocesi greco-ortodossa, l’ONG “Mercy International”, la Rete Internazionale Scalabriniana sulle Migrazioni e la Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore.
Come un adulto ingannatore può fare tanto male ad un minore, così degli adulti veramente appassionati per il bene dei minori possono aiutarli nel recupero. Per questo tutti i presenti alla tavola rotonda sono stati esortati ad intraprendere l’avventura di essere agenti di bene nella vita dei giovani vulnerabili, per prevenirne la tratta o aiutare a recuperare i minori coinvolti.