Don Cereda, accompagnato anche dal suo Segretario, don Saimy Ezhanikatt, appartenente proprio all’Ispettoria ING, è stato accolto il 13 ottobre scorso, con grande entusiasmo, dapprima all’aeroporto, poi presso la Casa Ispettoriale, da numerosi salesiani, giovani e membri della Famiglia Salesiana. Successivamente si è radunato con il Consiglio Ispettoriale, per conoscere lo stato dell’arte dell’Ispettoria e i progetti futuri, e poi con la Famiglia Salesiana.
Nelle giornata successive don Cereda ha celebrato l’Eucaristia presso la Casa Generalizia delle “Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani” - dette “Ferrandine”, perché fondate da mons. Stefano Ferrando, SDB; quindi ha partecipato ad un incontro festoso con i giovani delle scuole salesiani locali, e ha offerto il discorso inaugurale di un simposio su “Evangelizzazione e Catechesi”.
I giovani a rischio e in condizioni di strada sono stati anch’essi salutati dal Vicario del Rettor Maggiore, che ha manifestato loro l’attenzione e la vicinanza di tutto il Consiglio Generale; così come i parrocchiani di Tangla, che hanno impressionato don Cereda per la bellezza dei loro riti tradizionali.
Venerdì 17 è stato il giorno di maggiore festa, a motivo del 60° anniversario dell’Ispettoria ING. Per l’occasione è stata perciò celebrata una solenne Eucaristia, con la partecipazione, oltre che di don Cereda, anche di numerosi vescovi, di don Maria Arokiam Kanaga, Consigliere per la regione salesiana Asia Sud, e, complessivamente, di oltre 4.000 fedeli, soprattutto giovani, provenienti da diverse opere di tutto il territorio.
“Sia a Guwahati, sia Shillong ho potuto conoscere una Famiglia Salesiana molto viva e attiva, ne ho sentito tutto il calore” ha commentato don Cereda. Il Vicario del Rettor Maggiore ha osservato con piacere anche “l’identità missionaria” dell’Ispettoria ING, che ha dato vita poi alle Ispettorie IND e INS; e ha ricordato che “nel 1921, quando arrivarono i salesiani, i cattolici nella regione erano 5mila, oggi sono un milione”.
Nell’Ispettoria INS – che tra pochi giorni accoglierà anche il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime – don Cereda ha sostato fino a sabato 19, concentrandosi su alcune opere e temi specifici: ha visitato il santuario salesiano di Cherrapunjee, che accoglie una delle urne di Don Bosco; ha salutato i parenti del compianto mons. Dominic Jala, SDB, arcivescovo di Shillong recentemente scomparso negli Stati Uniti; e ha animato e condiviso delle riflessioni sulla missionarietà salesiana e sulle figure di santità cresciute in quella regione: il venerabile mons. Stefano Ferrando, e i Servi di Dio Oreste Marengo e Costantino Vendrame.
Condividendo, infine, un resoconto sul suo viaggio con la comunità della Sede Centrale Salesiana, a Roma, don Cereda ha ricordato che don Mathias definì il Nord-Est indiano una “nuova Patagonia”, una “nuova frontiera della Congregazione”; e ha concluso citando la consacrazione di quella regione a Maria Ausiliatrice operata dallo stesso mons. Mathias una volta divenuto Prefetto Apostolico di Assam. Ecco perché oggi si può dire che la fertile evangelizzazione di quelle terre “è un miracolo mariano”.