Numerosi gli invitati e i partecipanti alla sessione conclusiva: i membri del tribunale diocesano e della commissione storica; confratelli dal Vietnam con il vescovo mons. Peter Nguyen Van De e il vicario ispettoriale John Nguyen Van Am; il Postulatore generale, don Pierluigi Cameroni, la collaboratrice Dott.ssa Lodovica Zanet; il vice-postulatore don Alojzij Snoj; salesiani sloveni con l'ispettore don Marko Košnik; le suore FMA con l'ispettrice suor Mojca Šimenc e membri della Famiglia Salesiana; benefattori e fedeli di Rakovnik.
Domenica 29 settembre a Rakovnik c’è stato l’incontro della Famiglia Salesiana per approfondire la testimonianza del Servo di Dio: don Cameroni ha presentato don Majcen attraverso quattro date significative della sua vita: la nascita, il battesimo, l’ordinazione sacerdotale e la consegna della crocifisso missionario. La Dott.ssa Zanet ha presentato alcuni aspetti dei numerosi scritti di don Majcen: i diari spirituali, dove si vede l’attenta cura per la propria vita spirituale, e gli scritti delle memorie richieste dai superiori. Suor Brigita Zelič, FMA, ha portato la sua testimonianza personale dell’incontro con don Majcen e del beneficio ricevuto grazie alla sua intercessione.
Nel pomeriggio nel santuario di Maria Ausiliatrice si è svolta la solenne Eucaristia in occasione del 20° anniversario dalla morte di Servo di Dio don Andrej Majcen, con la conclusione pubblica dell’Inchiesta diocesana presiedute dall'arcivescovo di Ljubljana mons. Stanislav Zore, con la presenza di numerosi sacerdoti. Molto curata la celebrazione dal punto di vista liturgico con numerosi ministranti e con il coro composto dai membri delle parrocchie di Rakovnik e di Kodeljevo.
Nell'omelia, l’Arcivescovo ha sottolineato la relazione di don Majcen con Maria Ausiliatrice. Egli da giovane esclamava: “Maria Ausiliatrice, prega per noi!”; e al termine della vita la ringraziava: “Maria Ausiliatrice, grazie per tutto!”. Ha ricordato inoltre il pensiero di don Majcen: “Chiedo al Buon Pastore di poter essere buon sacrestano dei cuori dei miei confratelli salesiani”. L’Arcivescovo ha augurato che i salesiani di oggi si lascino guidare dalla testimonianza di don Majcen per essere come lui segni della paternità di Dio con un cuore ricco di compassione e di misericordia.
La corposa documentazione costituita da 8.000 pagine di documenti in lingua slovena e altrettanti nella traduzione italiana verrà inoltrata a Roma presso la Congregazione delle Cause dei Santi.