di don Piotr Wolny, SDB
Un gruppo di allievi e la comunità educativa ha accolto calorosamente Don Á.F. Artime al suo arrivo all’aeroporto di Rabat. Anche Mons. Cristóbal López Romero, SDB, arcivescovo di Rabat, è giunto per l’occasione a condividere la gioia per la sua visita e gli ha augurato un piacevole soggiorno nella sua diocesi.
In questa visita, che durerà tre giorni e che rappresenta la prima volta di un Rettor Maggiore in Marocco, Don Á.F. Artime è accompagnato da don Horacio López, suo Segretario, dall’Ispettore FRB, don Daniel Federspiel, e dai salesiani don Jean Noël Charmoille e don Piotr Wolny, appositamente giunti in Marocco per vivere quest’evento con la comunità locale.
Giunto a Kenitra, il X Successore di Don Bosco ha avuto dapprima un momento di fraternità con la comunità salesiana.
Poi, in serata, ha presieduto l’Eucaristia per i fedeli della parrocchia di Cristo Re. Nel suo discorso di benvenuto, don José Antonio Vega, SDB, Direttore della comunità salesiana, ha ricordato che i salesiani, già presenti a Casablanca a partire dal 1929, furono invitati a stabilirsi a Kenitra nel 1937 per occuparsi della parrocchia, allora molto attiva grazie alla partecipazione di migliaia di cristiani. Le vicende storiche successive – l’Indipendenza, la nazionalizzazione della proprietà e l’arabizzazione del Paese – hanno successivamente determinato la partenza degli stranieri, così che la parrocchia è divenuta nel tempo meno importante. Ma a partire dal 2000 il governo marocchino ha gradualmente accolto studenti provenienti dall’Africa subsahariana e il numero di cristiani ha preso ad aumentare. Oggi la parrocchia è una comunità cristiana che accoglie fedeli di quasi 30 Paesi e oltre 100 cristiani partecipano ogni domenica alla Messa.
Nella sua omelia, il Rettor Maggiore ha salutato con grande affetto la presenza di questi giovani cristiani in Marocco, che crescono umanamente e nelle fede procedendo lungo il cammino di Cristo e a contatto con il carisma salesiano. Ha ricordato quanto sia importante la fede nella vita di ogni persona e quanto sia importante condividerla con gli altri. “È lei che ci fa vivere” ha detto il Rettor Maggiore, aggiungendo poi che “è Cristo risorto che ci accompagna nella nostra vita quotidiana”.
La giornata di benvenuto si è conclusa con una cena conviviale con i rappresentanti delle scuole dell’opera di Kenitra, che hanno espresso la loro gioia per essere stati via via coinvolti “da Don Bosco”. Alcuni di loro hanno anche offerto la loro testimonianza personale del percorso compiuto con i salesiani.
Per questo il Rettor Maggiore ha sottolineato l’importanza del clima di famiglia e ha espresso il suo stupore e la sua ammirazione nel vedere lo stesso spirito di Valdocco tra la gente che anima l’opera di Kenitra.
Le foto delle visita sono disponibili su ANSFlickr.
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