Dal 12 al 14 ottobre circa 200 membri della Famiglia Salesiana hanno riflettuto sul tema “La missione condivisa: la Famiglia e la Pastorale Giovanile”. Tale incontro è servito a dare continuità al Congresso Internazionale sulla Pastorale Giovanile e Familiare tenutosi lo scorso anno a Madrid e si colloca in linea con l’attenzione della Chiesa verso le famiglie e i giovani, espressa anche attraverso gli ultimi Sinodi dei Vescovi convocati da Papa Francesco.
Tra i partecipanti, si segnalano: don Stefano Martoglio, Consigliere per la Regione Mediterranea; don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana; don Juan Carlos Pérez Godoy, Ispettore SSM; e suor Maria Rosario García, Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Spagna.
Nelle conclusioni è stata sottolineata la necessità di favorire l’incontro con le famiglie, sistematizzare la proposta della Pastorale Familiare, aver cura dell’educazione affettiva dei giovani, lavorare sull’accompagnamento, avanzare nella comunione tra i gruppi della Famiglia Salesiana, proporre azioni congiunte nella missione, collaborare con la chiesa locale in iniziative di questo tipo…
L’appuntamento si è articolato attorno a tre principali interventi. La Superiora delle FMA in Spagna ha introdotto la riflessione sulla famiglia e sulla Pastorale Giovanile come una sfida per la Famiglia Salesiana. “Dobbiamo continuare a cercare ciò che ci identifica, lo spirito di famiglia vissuto nell’ottica del Sistema Preventivo” ha detto la religiosa, avvertendo al contempo che “accompagnare i giovani non è mai stato facile”.
Don José Luis Guzón ha poi offerto le chiavi e la lettura salesiana dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia (AL). Seguendo la linea di Papa Francesco, ha sottolineato la necessità di accompagnare con misericordia le persone in situazioni di vulnerabilità familiare, e a questo proposito, ha anche sottolineato l’importanza della prevenzione, basata sulla pedagogia dell’amore.
Mentre don José Luis Villota, Delegato del Pastorale Giovanile SSM, ha presentato alcune chiavi di lettura per una Pastorale Giovanile orientata alle famiglie. Ha parlato della fraternità all’interno della Famiglia Salesiana e dell’urgenza di essere padri e madri nel senso più ampio del termine. Questo atteggiamento si traduce in attenzione verso le famiglie, “perché i giovani sono la missione prioritaria”, e nella promozione di un ambiente vocazionale nelle case salesiane, accogliendo le famiglie come soggetti attivi della Pastorale Giovanile.
Dopo altri spunti interessanti, venuti dalla presentazione di diverse buone pratiche realizzate dai gruppi della Famiglia Salesiana nell’ambito della Pastorale Giovanile e Familiare, don Muñoz ha concluso gli interventi parlando delle possibilità che si presentano quando le attività vengono realizzate in corresponsabilità e ha sottolineato che una delle sfide è “lavorare con le persone che formano il grande Movimento Salesiano e che trovano il proprio nucleo animatore nella Famiglia Salesiana”.
“Vivere in famiglia è un modo di realizzare il nostro carisma, un obiettivo da privilegiare nella nostra missione apostolica e non semplicemente un’opzione strategica – ha affermato don Pérez Godoy alla chiusura delle Giornate –. Siamo una famiglia spirituale e apostolica e la forza apostolica della nostra Famiglia dipende dall’unità delle intenzioni, dallo spirito comune che condividiamo, dal metodo e dallo stile educativo che ci caratterizza: il Sistema Preventivo di Don Bosco”.
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