La missione salesiana Ceferino Namuncurá è conosciuta come Wasakéntsa nella lingua indigena achuar. È nel mezzo della giungla, senza accessi per vie terrestri. È stata costruita ponendo alcune case attorno a un campo. Non c’è nulla da comprare e non ci sono servizi. Il cibo è quasi lo stesso ogni giorno e si basa sulla cacciagione e le coltivazioni di yucca, banana e riso. Il clima è molto umido e caldo, ma non ci sono servizi igienici o fognature e presso la missione si adopera l’acqua piovana.
Nella regione dell’Amazzonia ecuadoriana i Salesiani animano una scuola secondaria bilingue e un centro di istruzione superiore bilingue, in spagnolo e achuar. I 6 insegnanti assunti sono Achuar e loro e anche gli studenti hanno delle camere a loro disposizione, perché altrimenti, a causa delle distanze da percorrere nella giungla, molti giovani non potrebbero frequentare le lezioni.
Nel loro lavoro i Salesiani cercano di mantenere vive le tradizioni della cultura achuar, attraverso l’artigianato, la musica, i canti e le danze.
La missione salesiana si trova all’interno della stessa comunità. Gli Achuar hanno prestato un appezzamento di terreno ai Salesiani, che vi hanno eretto 7 abitazioni nelle quali possono vivere fino a 80 persone e dove studiano 113 giovani tra i 13 e i 18 anni. È stata inoltre eretto anche un internato per ragazze, portato avanti dalle Suore Marianite (Istituto di Santa Marianna di Gesù).
I Salesiani hanno lavorato molto all’alfabetizzazione della comunità achuar e per far conoscere loro i diritti di cui godono. Adesso anche gli indigeni conoscono lo spagnolo, possono visitare altre comunità e relazionarsi con persone esterne senza temere di essere ingannati.
In più di trent’anni di lavoro con gli Achuar nell’Amazzonia ecuadoriana, i Salesiani hanno contribuito a difendere i loro territori, favorito le relazioni amichevoli con altre comunità indigene, aperto scuole di alfabetizzazione e difeso e partecipato con loro allo sviluppo di un’economia sostenibile.