Questo spiacevole evento, di cui è stato testimone don Maciej Makuła, membro del Settore per la Comunicazione Sociale e referente nel Settore per la Regione Africa-Madagascar, durante la sua visita nella Repubblica Democratica del Congo, sta compromettendo il regolare svolgimento dei programmi e la stabilità di quella che è la prima radio salesiana in Africa Centrale, che sta incontrando enormi difficoltà a causa della sua natura di radio comunitaria – e quindi della mancanza di risorse di autofinanziamento.
Per questo motivo, in risposta a questa situazione, Radio Don Bosco Lubumbashi lancia un appello di solidarietà a tutte le emittenti consorelle del mondo salesiano, dal Madagascar all’America Latina, passando per Roma e senza dimenticare i Paesi asiatici, per aiutarla ad acquistare un nuovo trasmettitore (o a conseguirne comunque un altro, anche usato) per continuare a diffondere il Vangelo e contribuire ad arricchire la cultura dei giovani di Lubumbashi e dintorni, con la grande speranza di poter magari estendere le sue onde anche ad altre località distanti, ma che contano una presenza salesiana, come Goma, Bukavu, Kalemie… e volendo a tutto il territorio nazionale.
Peraltro, oltre a rinnovare i suoi strumenti tecnici, Radio Don Bosco Lubumbashi è alla ricerca anche di nuove competenze. Sarebbero, infatti, più che benvenuti specialisti informatici (web master o creatori e gestori di pagine web), creatori di contenuti, specialisti di reti sociali, influencer, ingegneri elettronici, giornalisti online o della carta stampata, sviluppatori di progetti per il finanziamento… in grado di aiutare la crescita e lo sviluppo di quest’emittente, traghettandola verso una nuova era più tecnologicamente avanzata e di maggior impatto sociale sulla popolazione.
Merita di essere ricordato, infine, che Radio Don Bosco Lubumbashi ha iniziato nel 2014 le sue trasmissioni e che festeggerà i dieci anni di esistenza il 10 aprile 2024. Un compleanno che attualmente la vede versare in una situazione incerta, con molte difficoltà a progredire, date le scarse risorse finanziarie con cui ha iniziato questo apostolato e con cui si sta ancora facendo i conti.
