“La celebrazione eucaristica di domenica 5 marzo 2023, presso il sito dove sono accolti gli sfollati, è stata sospesa a seguito dei colpi di armi pesanti sulle alture della casa salesiana e del campo di accoglienza degli sfollati, ospitati dai Salesiani di Don Bosco a Shasha circa un mese fa”, come riporta il giornale “JAMBO VIJANA”, rivista per i giovani delle opere salesiane della Delegazione Est (AFC-EST).
“Rumori di marce sono attualmente segnalati all’interno della concessione salesiana e nella sua periferia settentrionale, dove la forza lealista si è insediata per affrontare le forze avversarie, che si trovano a pochi chilometri di distanza nella vicina località di Karuba”, continua il comunicato.
Questa presenza militare nella piantagione Don Bosco Shasha preoccupa molto i salesiani di Shasha perché, nella situazione attuale, tutti gli sfollati che si sono insediati in questa concessione salesiana non si sentono al sicuro. Nonostante questa preoccupazione, i salesiani confortano questa popolazione in difficoltà dicendo: “Questa guerra nell’Est della Repubblica Democratica del Congo, che sta causando tante morti e disumanizza migliaia di persone, un giorno finirà”.
Da parte sua, don Kizito Thembo, SDB, responsabile della comunità salesiana di Shasha, invita ad unirsi in preghiera per implorare l’assistenza di Dio in questo momento così difficile, in cui ogni giorno che passa arriva una nuova ondata di sfollati in fuga dagli scontri.