Numerosi gli appuntamenti in programma. È prevista una tavola rotonda moderata da Quim Doménech, giornalista sportivo, in cui alcuni sportivi professionisti parleranno della loro esperienza di vivere la fede nello sport di alto livello. Nel pomeriggio di giovedì 9 marzo, inoltre, Enhamed Enhamed, atleta paralimpico, parlerà dello sport come fattore di integrazione e miglioramento personale. La giornata sarà poi impreziosita dalla presentazione di don Litus Ballbe, responsabile nella Conferenza Episcopale Spagnola della Pastorale dello Sport – grande conoscitore del tema centrale della giornata perché è stato anche atleta di alto livello nell’hockey su erba, partecipante alle Olimpiadi di Londra 2012 – che affronterà il tema dello sport come strumento per la nuova evangelizzazione.
Ancora, l’Università Cattolica di Murcia, il Centro sportivo “Brafa”, Gesuiti e Salesiani parteciperanno ad un’altra tavola rotonda, moderata da Javier Trigo, referente per lo sport in Navarra e autore del libro “Dios es Deportista” (Dio è uno sportivo), sulle varie iniziative esistenti.
Mentre altri confronti e seminari affronteranno i temi dell’impegno personale e istituzionale nello sport, con la partecipazione di professionisti del settore della salute e dello sport e di rappresentanti delle Fondazioni dei club Real Madrid e Siviglia FC; e allargheranno lo sguardo a quanto avviene in altre realtà d’Europa, con la partecipazione di personalità del Centro Sportivo Italiano e della Pastorale per lo Sport di Teramo.
La Messa presieduta dal Cardinale Juan José Omella, Arcivescovo di Barcellona e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, concluderà la Prima Giornata Sport e Fede.
Come ha detto don Litus Ballbe durante la presentazione della Giornata: “Vogliamo che questa giornata sia il punto di partenza per utilizzare lo sport come strumento di evangelizzazione. Sappiamo che lo sport può aiutarci ad avvicinarci a Dio e a crescere nei valori, ed è per questo che la Chiesa si è impegnata in questo nuovo ministero pastorale. È possibile trovare Dio attraverso lo sport”.
“È una proposta nata dall’incontro di diverse persone e istituzioni impegnate nello sport nella Chiesa in Spagna – ha aggiunto Javier Trigo –. Abbiamo avuto modo di incontraci in occasione del Congresso ‘Sport per tutti’ tenutosi lo scorso ottobre in Vaticano. Sono stati messi sul tavolo molti interessi comuni, abbiamo visto la possibilità di proporlo e ci siamo buttati”.
I salesiani partecipano in prima persona all’organizzazione della Giornata a motivo della loro storia e del loro carisma. “Il cortile, che per estensione include anche i campi da gioco, è un elemento costitutivo della nostra identità educativa. Il nostro progetto educativo integrale non può essere compreso senza un’apertura alla società. Tutti questi elementi ci hanno fatto capire che questa Giornata è un’opportunità molto interessante per riflettere sulla pastorale dello sport, insieme ad altri agenti e istituzioni”, ha concluso don Ángel Miranda, Direttore della casa salesiana di Pamplona.
