Offrire un’educazione di qualità, accessibile e conveniente per le famiglie più svantaggiate, è stato l’obiettivo dei Figli di Don Bosco in Pakistan fin dal loro arrivo nel Paese, avvenuto nel 1998. Per questo, prima a Quetta e poi a Lahore, i salesiani hanno sviluppato un progetto di educazione formale e informale, che include anche la Formazione Professionale.
“Cerchiamo di offrire un’educazione di qualità e innovativa. Il sistema educativo pakistano è mnemonico, concentrato sulle nozioni da sapere, mentre noi cerchiamo di risvegliare le capacità degli studenti. Per questo motivo, negli ultimi mesi abbiamo installato delle lavagne multimediali interattive in quasi tutte le aule”, racconta don Gabriel Cruz, missionario salesiano messicano, da tre anni attivo a Lahore. Infatti, il Centro Tecnico e Giovanile “Don Bosco” di Lahore è considerato il migliore del Paese.
Nelle scuole salesiane si presta attenzione non solo alla formazione degli studenti, ma anche a fornire agevolazioni economiche, borse di studio e alloggi agli studenti delle famiglie più povere.
A Lahore, i salesiani offrono programmi triennali in Tecnologia Meccanica, Tecnologia dell’Informazione e Tecnologia Elettrica. Ci sono anche corsi di un anno in Saldatura, Refrigerazione e Aria Condizionata, Idraulica, Carpenteria, Elettricità e un Diploma in Tecnologia dell’Informazione. Infine, c'è la possibilità di corsi brevi, della durata di 6 mesi, per parrucchieri, estetiste e di maquillage.
Le scuole di Quetta sono frequentate da 600 alunni, di cui quasi la metà sono ragazze e la stragrande maggioranza sono cristiani. Inoltre, i convitti della scuola ospitano 30 ragazzi e 20 ragazze. A Lahore, il sistema di educazione formale accoglie 200 studenti, mentre ci sono 250 studenti nei corsi di Formazione Professionale e 150 ragazzi accolti nell’ostello.
Come in ogni opera salesiana, il cortile è un elemento importante nell’educazione: “Offriamo attività all’aperto, musica, teatro, cinema e gare sportive”, prosegue il missionario salesiano.
Anche la pastorale e il lavoro umanitario hanno un posto di rilievo nel lavoro quotidiano dei salesiani in Pakistan, con l’attenzione alle necessità della popolazione in mezzo ai disastri naturali e la distribuzione di cibo e kit igienici durante la pandemia.
Il futuro non nasconde sfide e difficoltà: “Abbiamo bisogno di aiuto perché siamo al limite per pagare gli stipendi degli insegnanti, mentre intendiamo sviluppare un programma di nutrizione infantile nelle scuole e un altro progetto per il trasporto scolastico gratuito per quegli studenti che vengono ogni giorno da oltre 30 chilometri di distanza”, sottolineano i salesiani.
Fonte: Misiones Salesianas