RMG – Anche i Salesiani dicono: No alla droga

27 Giugno 2016

(ANS – Roma) – “Il silenzio è complice” ha scritto E. Santangelo in uno dei suoi articoli sul problema della droga. Il 26 giugno si è celebrata la “Giornata internazionale di lotta contro l’abuso e il traffico illecito di droga” eppure molti giornali in tutto il mondo hanno trattato in sordina questo problema, che distrugge milioni di vite. “La piaga del traffico di droga – ha dichiarato Papa Francesco – promuove la violenza e semina sofferenza e morte, richiede un atto di coraggio da tutta la società”. I Salesiani non ignorano, anzi, hanno messo sul tavolo il problema, perché nel lavoro con gli adolescenti e giovani, questo non è solo una difficoltà da affrontare, ma una disgrazia che tocca molte famiglie.

“In questa Giornata internazionale di lotta contro l’abuso e il traffico illecito di droga, invito i paesi e le comunità a continuare a migliorare la vita di tutte le persone distrutte da abuso di droghe, combinando la protezione e la sicurezza pubblica con una maggiore attenzione alla salute, ai Diritti Umani e allo sviluppo sostenibile” ha detto Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite.

In Cile i giovani che frequentano l’opera salesiana di Copiapó hanno riflettuto sul tema della prevenzione del consumo di droga. “Alla luce del criterio pedagogico del Sistema Preventivo di Don Bosco hanno offerto ai ragazzi l’opportunità di riflettere e condividere le loro esperienze in materia di prevenzione del consumo di droga”.

Un’altra esperienza interessante è quella che si terrà nei prossimi giorni presso il Centro Polisportivo Don Bosco di Cannara, dove i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice, in collaborazione con i medici e le istituzioni che promuovono la prevenzione di questo flagello, inviteranno centinaia di giovani e riflettere sul tema “Doping, droga e adolescenza. Cosa fare?”.

Dimenticare questa “Giornata internazionale di lotta contro l’abuso e il traffico illecito di droga” è dimenticare il problema di migliaia di adolescenti e giovani che sono stati distrutti e hanno distrutte le loro famiglie, i loro progetti e il proprio futuro. I Salesiani non possono dare le spalle a questa dura realtà che colpisce tanti giovani.

InfoANS

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