Argentina – Si celebrano gli 80 anni e si ricordano le migliaia di bambini e giovani di Santa Fe
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03 Giugno 2019

(ANS - Santa Fe) – Era il 1931, quasi ai confini del comune di Santa Fe, e uno spirito sacerdotale e salesiano si preoccupava fino a che non prendeva sonno, perché desiderava che non ci fosse un angolo dell’Argentina in cui l’opera caritativa di San Giovanni Bosco non fosse presente. Era don Domenico Sorasio che, in qualità di Direttore dell’Istituto “San José” di Rosario, nel 1931 aveva ottenuto l’approvazione del vescovo locale, mons. Juan A. Boneo, affinché a Santa Fe vi fosse un’opera salesiana.

È vero che a Santa Fe c’erano già altre buone scuole cattoliche, ma non c’era nessuno dedito all’educazione dei figli del popolo. Si rendeva necessaria perciò quest’opera da realizzare secondo i criteri di Don Bosco: “Tra i figli del popolo, oggi più che mai, dobbiamo coltivare l’amore di Dio, della scienza e del lavoro”, condizioni essenziali per dare ai bambini e ai giovani la possibilità di guadagnarsi una vita onesta, di essere utili alla famiglia, alla Chiesa, alla Società e alla Patria.

Don Sorasio, animato da un grande impeto della vita spirituale, lanciò un’insolita campagna per aprire una casa salesiana. Ebbe l’approvazione dell’arcivescovo Nicolás Fasolino, succeduto a mons. Boneo, e il sostegno dei Salesiani Cooperatori, guidati dalla moglie del governatore della Provincia, la signora María Salomé Freyre de Iriondo, e dalla signora Mercedes Funes de Cullen.

E venne alla fine il giorno tanto atteso: il 28 maggio 1939, con l’animazione della Banda dell’Istituto “San José” di Rosario, e alla presenza di un’ampia folla radunatasi per l’occasione e a diverse autorità, si procedette in pompa magna e con molta gioia alla posa della prima pietra della nuova casa salesiana.

Il 19 febbraio 1940 iniziarono i lavori di costruzione; nel frattempo venne affittata una casa vicino alla nuova scuola, in Facundo Zuviria 6035, di proprietà della famiglia Marsengo. Lì abitavano e lavoravano i primi tre salesiani assegnati all’opera di Santa Fe: don Mario Mondati, il fondatore; don Domenico Sorasio, confessore e incaricato dei Salesiani Cooperatori, ed Eliseo Malco, salesiano coadiutore.

La “semina” della salesianità iniziata con l’oratorio festivo, e non poteva essere altrimenti: l’opera di Don Bosco era nata e cresciuta in un oratorio. Il 28 aprile 1940 si assiste all’erezione canonica della parrocchia. Il 9 maggio viene avviato il Battaglione degli Esploratori; e il 21 settembre venne presentato “il nuovissimo edificio scolastico”.

In questi giorni, pertanto, si celebrano gli 80 anni e si ricordano le migliaia di bambini e giovani che sono cresciuti e maturati come buoni cristiani e onesti cittadini nelle aule e nei cortili salesiani di Santa Fe; e con loro si ricordano gli innumerevoli salesiani e laici che hanno dato la loro vita con amore ed esemplare testimonianza di generosa dedizione.

Fonte: El Litorial

InfoANS

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