Com’è nata la tua vocazione missionaria?
Una volta in Vietnam venne in visita un Superiore che ci parlò della vocazione missionaria. Uno di noi aspiranti gli chiese cosa fa un missionario, specialmente in Europa, ed egli rispose che siamo chiamati a fare ciò che la comunità vorrebbe che tu facessi! Per me fu una buona risposta.
Inoltre quand’ero un post-novizio c’erano tanti missionari che venivano a visitarci e ci parlavano di come lavoravano e di come erano felici lì in missione. Rimasi impressionato dalle loro testimonianze. Così pensai che quella vocazione missionaria potesse essere anche la mia. Ne parlai con il Direttore del postnoviziato e poi con gli altri superiori che mi hanno aiutato a discernere la mia vocazione missionaria.
Come vivi la tua vita missionaria nel Progetto Europa? Quali sono le gioie e quali le sfide?
Quest’anno sto realizzando il tirocinio in una comunità in Belgio, a Hechtel, dove abbiamo una scuola secondaria, e quest’anno abbiamo avviato un nuovo piano: cerchiamo di invitare gli studenti a trascorrere una giornata nella nostra comunità, in modo che possano toccare con mano cosa sia la vita religiosa salesiana.
Mi è difficile lavorare come assistente del professore, perché non ho una formazione specifica nel settore e per via delle difficoltà linguistiche. Perciò studio la lingua al mattino e nel pomeriggio cerco di stare in cortile per giocare e parlare con i ragazzi. Alle volte aiuto gli insegnanti della scuola, se ne hanno bisogno, e se gli studenti vengono a visitare la comunità, preparo delle torte per loro.
Per me la principale sfida di vivere come missionario del Progetto Europa è che non abbiamo tanti giovani confratelli per condividere i compiti della missione e lavorare insieme. Anche la vita spirituale potrebbe essere in pericolo, perché le celebrazioni eucaristiche e le preghiere comuni in Europa non sono così vive e vibranti come nel mio paese d’origine.
Ad ogni modo cerco di essere attivo nella comunità. Faccio tutto il possibile - dalla cucina, alle pulizie - per stare insieme ai miei confratelli e sono sempre pronto ad aiutarli in caso di necessità. Dico a me stesso che mi piacerebbe fare qualsiasi cosa per la comunità. Questo mi rende felice!
Fonte: AustraLasia