Fin dall’arrivo dei primi missionari, il carisma di Don Bosco - che sognava “l’educazione fatta con il cuore” - ha toccato profondamente la comunità locale. Le testimonianze storiche descrivono il calore con cui i Salesiani furono accolti: la stazione ferroviaria era gremita di studenti, sacerdoti, clero e da gente del posto, tutti desiderosi di incontrare gli “amici” di cui avevano tanto sentito parlare.
L’arrivo dei Salesiani in Portogallo ha trasformato la vita dei giovani fin dal primo momento, offrendo loro educazione, formazione professionale e un messaggio di speranza. L’Istituto “São Caetano” divenne rapidamente un centro dinamico dove la gioia salesiana si rifletteva nelle celebrazioni comunitarie, nelle processioni e negli eventi, come la tradizionale festa di San Gaetano e la processione al Santuario “Bom Jesus”.
130 anni dopo, i salesiani non sono più a Braga, ma lo spirito di Don Bosco continua a vivere in quella città e in molte altre in cui i suoi Figli spirituali operano e hanno operato. Oggi la presenza salesiana nel Paese conta sei scuole che formano più di novemila studenti – più una a Capo Verde sempre dipendente dall’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR) – oltre a oratori, centri giovanili, parrocchie e servizi sociali che accompagnano bambini, adolescenti, giovani, famiglie e migranti che beneficiano di un’ampia gamma di servizi educativi e pastorali, grazie alla collaborazione di tante altre persone attive nelle comunità educativo-pastorali guidate dai Figli di Don Bosco.
Oggi i Salesiani continuano a dedicarsi alla missione iniziata a Braga, con la stessa passione e dedizione, ispirando i giovani a sognare un futuro migliore e a lavorare insieme per realizzarlo.
La celebrazione del 130° anniversario dell’arrivo dei Salesiani in Portogallo è un omaggio a quei pionieri missionari e a tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno fatto del loro meglio per perpetuare l’eredità di Don Bosco nel Paese.