Quando Giovanni Bosco aveva 9 anni, Gesù e la Vergine Maria gli apparvero in sogno. Il futuro santo vide alcuni giovani che bestemmiavano e iniziò a lottare con loro per farli tacere. Cristo gli indicò che la soluzione non erano le percosse, ma la mansuetudine e la carità.
Affinché potesse raggiungere questo obiettivo, il Signore gli presentò sua Madre. I giovani così passavano dall’essere lupi all’essere agnelli mansueti. E la Madonna chiese a Giovanni di fare lo stesso con i suoi figli.
Per far conoscere meglio questo sogno e diffonderne il suo messaggio, il Centro Salesiano di Comunicazione dell’Ispettoria “Santa Rosa da Lima” del Perù (PER) ha realizzato un cortometraggio in cui presenta ognuno di questi personaggi adattati alla realtà attuale di Lima e a ciò che si vive nelle strade.
Commentando quest’iniziativa con l’agenzia informativa ACI Prensa, don Jesús Jurado, Direttore generale del cortometraggio e Delegato per la Comunicazione Sociale di PER, ha dichiarato che questo corto è stato voluto perché “il sogno di Don Bosco di 200 anni fa continua in noi e attraverso di noi”.
“Per questo era importante realizzare il sogno a partire dalla nostra vita e dalla nostra realtà... Vogliamo dimostrare che tutti abbiamo qualcosa da sognare”, ha sottolineato.
Nel corto Giovanni Bosco è interpretato da Jorge Salazar, che nella vita reale è uno studente dell’Istituto “San Francisco de Sales” di Lima-Breña. Interpreta il ruolo di un ragazzo povero che, mentre vende dolci, incontra don Lucho, un sacerdote che lo invita all’oratorio “Sol Bosco”, dove ci sono giochi e formazione cristiana per i più piccoli.
Contando i soldi delle vendite del giorno, Juan si addormenta per strada e comincia a fare un sogno in cui è costretto a lottare con altri bambini e ad affrontarne le conseguenze, finché non scopre come diventare il loro leader.
Questo breve film catechistico dura 10 minuti e può essere visto gratuitamente sul canale Youtube dei Salesiani del Perù. Don Jurado incoraggia tutti a guardarlo, sottolineando che “è importante vivere la vita come un sogno”.
Abel Camasca
Fonte: ACI Prensa