Venerdì 2 settembre, dopo due anni di stop a causa delle restrizioni normative dovute a Covid-19, è stata ripresa la Giornata della Scuola per le opere salesiane dell’Ispettoria. Presso l’Istituto “Salesiani Don Bosco” di Mestre oltre 700 persone, tra docenti e formatori dei Centri di Formazione Professionale, si sono ritrovati per una mattinata di formazione. Dopo il saluto iniziale dell’Ispettore, don Igino Biffi - che ha invitato ad essere missionari, pieni di speranza, in cammino verso la santità, sull’esempio di Artemide Zatti - è intervenuto don García Morcuende, parlando dei sogni da coltivare per raccogliere frutti. “Nella scuola non si forma solo la mente, o si avvia ad un lavoro, ma si prende a cuore l’educazione di tutta la persona umana” ha ricordato nel suo intervento, che ha offerto molti spunti concreti, grazie alla condivisione di alcune strategie operative da attuare nel prossimo anno pastorale.
Sabato 3 settembre, presso l’Istituto Salesiano “Sardagna” di Castello di Godego, oltre un centinaio di salesiani hanno invece preso parte all’Assemblea Ispettoriale. Dopo la preghiera inziale, e le parole di benvenuto di don Biffi, la parola è poi passata al Consigliere Generale per la PG, che ha offerto alcune indicazioni sull’identità salesiana: dal “da mihi animas” al “sacramento della presenza” riprendendo alcune delle linee programmatiche del CG28. In sintesi, ha parlato di Don Bosco, della sua passione per le anime, come specchio in cui guardarsi, delineando alcune sfide che tutti i salesiani sono chiamati ad affrontare nel tempo attuale. Ha poi offerto tre verbi che devono muovere il salesiano – convocare, motivare e coinvolgere – e ha delineato le caratteristiche del Salesiano di Don Bosco: credente, carismatico, profeta, capace di riconoscere e valorizzare i giovani che ha di fronte, co-responsabile, fonte di ispirazione, paterno, sognatore, visionario, umile. Terminato l’intervento del Consigliere, l’Ispettore e il Delegato della Pastorale Giovanile, don Massimo Zagato, hanno informato l’assemblea su alcuni appuntamenti importanti per l’anno pastorale, come l’avvio del Capitolo Ispettoriale o la Visita Straordinaria del Consigliere Regionale.
Domenica 4 settembre, di nuovo a Mestre, è stata invece la volta della Consulta dei cammini del Movimento Giovanile Salesiano (MGS), che ha visto la presenza di oltre 60 persone tra Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e giovani, i quali si sono radunati per riflettere e programmare i vari cammini da offrire ai giovani nel corso dell’anno. Ai saluti iniziali, che hanno previsto l’intervento non solo di don Biffi, ma anche di suor Palmira De Fortunati, Ispettrice delle FMA del Triveneto, è seguito l’intervento di don García Morcuende, il quale ha presentato una riflessione su “Adolescenza e giovinezza: età vocazionale e accompagnamento MGS”. Nella circostanza il Consigliere Generale ha toccato in maniera articolata numerosi aspetti del percorso dell’accompagnamento salesiano: la maturità dell’educatore e quella del giovane; il riconoscimento degli stadi di vita e la comprensione dell’adolescenza come tempo di trasformazione e della giovinezza come tempo di scelte importanti; le tappe del processo del discernimento vocazionale; il coraggio della proposta vocazionale, degli ideali vocazionali, dell’educazione ai valori; la pedagogia salesiana che sa riflettere sul perché accompagnare i giovani e sul come accompagnarli nell’ambiente, nel gruppo e personalmente. A seguito dell’intervento c’è stato un tempo per il confronto su domande nate a partire dalla riflessione offerta. Nel pomeriggio sono proseguiti i lavori suddivisi per équipe di lavoro, in cui si è riflettuto soprattutto sulla parte organizzativa e contenutistica degli incontri che saranno tenuti nel corso dell’anno.
Lunedì 5 settembre 2022, infine, ancora a Mestre, si è svolta la Giornata di inizio anno con le équipe delle Opere Sociali salesiane, con la presenza di 30 persone tra laici e salesiani provenienti dalle sette realtà che nel Triveneto accolgono nelle loro case i ragazzi più bisognosi e svantaggiati, con progetti di promozione sociale nelle case-famiglia, nelle comunità per minori stranieri non accompagnati, nei centri diurni e nei vari progetti di dopo-scuola. “Una delle sfida più grandi - ha detto nella circostanza don García Morcuende - è quella di costruire la personalità dei ragazzi e capire cosa possiamo offrire loro per essere cittadini del futuro”. Le sue valutazioni hanno riguardato le varie dimensioni di azione con i giovani: quelli educativo-culturali, per aiutare i giovani a costruire una propria identità/personalità unificata; quelli dell’educazione alla fede, sviluppando la loro l’interiorità e favorendo l’incontro con Dio; quelli associativa, creando un senso di appartenenza attraverso il gruppo; e quelli vocazionali, aiutando i giovani a comprendere qual è il loro progetto di vita. L’incontro si è concluso con la celebrazione eucaristica, facendo memoria liturgica di santa Madre Teresa di Calcutta, esempio di santità nella missione a favore delle persone più povere e svantaggiate.
Fonte: Salesiani Italia Nord Est