Come salesiani, continuiamo ad essere sfidati da Papa Francesco, che nell’enciclica Laudato Si’ afferma che “i giovani chiedono un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi” (LS, 13). È del tutto logico, infatti, che non si possa pretendere di preparare i giovani ad un futuro che continuiamo a deturpare anche davanti ai loro occhi.
Nell’ambito del piano sessennale della Congregazione, il Rettor Maggiore ha affermato che, come educatori e pastori, non possiamo essere indifferenti a questa realtà. Siamo tutti chiamati a fare qualcosa. Insieme a Papa Francesco, riconosciamo le evidenze fornita dalla Scienza che l’accelerazione del cambiamento climatico derivante dall’attività umana è reale. L’inquinamento dell’aria, l’inquinamento dell’acqua, lo smaltimento improprio dei rifiuti, la perdita di biodiversità e altre questioni ambientali che hanno un impatto negativo sulla vita umana sono in aumento. La produzione e il consumo insostenibili stanno spingendo il nostro mondo e i suoi ecosistemi oltre i loro limiti, minando così la loro capacità di fornire risorse e azioni fondamentali per la vita, lo sviluppo e la rigenerazione.
Noi di Don Bosco Tech Africa (DBTA) abbiamo preso un’iniziativa attraverso il nostro progetto “Green TVET” (Centri di Formazione Professionale ecologici), con il quale promuoviamo l’uso di energie rinnovabili, la corretta gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, e azioni per realizzare dei campus “verdi”, con particolare attenzione posta nel rendere i curricula e le risorse umane più sensibili sull’argomento.
Invitiamo tutti i nostri amici, partner e collaboratori a fermarsi un po’ durante questa Stagione del Creato e a riflettere su ciò che come singoli e gruppi hanno fatto per rendere il mondo “inabitabile”, sia con i propri gesti, sia con le proprie omissioni. Poi, sarà il caso di assumere una risoluzione per fare qualcosa che le generazioni future apprezzeranno. Se piantate più alberi oggi, le generazioni future avranno aria più pulita di noi. Se si riducono gli scarti industriali nei fiumi e negli oceani, la qualità dell’acqua sarà migliore di quella odierna oggi e la vita marina sarà più vivace di oggi. Se si inizia a praticare un consumo sostenibile, le generazioni future troveranno molte risorse di cui avranno bisogno per il loro sostentamento.
Il DBTA riafferma il proprio impegno a fare in modo che ogni Ispettoria e Visitatoria della Regione Africa-Madagascar faccia dei CFP salesiani, dei centri educativi, oratori e parrocchie dei modelli educativi di cura per l’ambiente e la natura. Amplieremo anche la rete di istituzioni salesiane da inserire nella “Don Bosco Green Alliance”, favorendo la partecipazione dei giovani a campagne globali a favore dell'ambiente sostenibile e delle cause ecologiche per la cura del creato e della vita umana.
Infine, ci impegneremo a realizzare il 100% di transizione alle energie rinnovabili per tutti i CFP salesiani in Africa entro il 2032.
È giunto il momento di agire. Entriamo nell’arena della conversione ecologica, vivendo da cittadini ecologici. Possa la semplicità di San Francesco d’Assisi e il suo amore per tutto il Creato continuare a ispirarci nel nostro cammino verso la cittadinanza ecologica, dove sentiremo e sperimenteremo quanto siamo interconnessi con ogni creatura, viva o non viva.
Abbiamo bisogno dell’ambiente per vivere più sani, più felici e più santi!
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